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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Gasdotto, Casini conferma le dimissioni. Oggi la sindaca dovrebbe protocollare la decisione. La protesta contro la Centrale Snam. Appello ai parlamentari e ai primi cittadini del comprensorio

SULMONA Rinvia la riunione coi sindaci prevista per stasera e si dice pronta a riconsegnare la fascia entro la giornata di oggi. Sono già passati quattro giorni dalle dimissioni via Facebook del sindaco Annamaria Casini, che dovrebbero essere protocollate in giornata, contro il via libera del governo alla centrale Snam di Case Pente. «Ho ricevuto solidarietà da molti sindaci del territorio che, sdegnati e fortemente preoccupati per la decisione del governo a favore della realizzazione della centrale a gas Snam assunta in Consiglio dei ministri lo scorso 22 dicembre, mi hanno comunicato la loro disponibilità ad affiancarmi in questa battaglia che è di tutto il territorio», interviene Casini. «Con loro ho concordato di rinviare di qualche giorno il nostro incontro, per consentire una migliore riflessione sul da farsi così da approntare una strategia condivisa».Da qui l'appello ai parlamentari del territorio. «Siamo tutti consapevoli che dopo molti anni dall'avvio, l'iter è ormai alle ultime battute, ma dobbiamo combattere fino alla fine», aggiunge il sindaco dimissionario. «Manca ancora il decreto di autorizzazione, l'atto esecutivo che, se venisse firmato nei prossimi giorni, prima dello scioglimento delle Camere, significherebbe davvero la fine. Chiedo a Renzi e a Gentiloni di ripensarci e a tutti i parlamentari abruzzesi e in particolare a quelli del nostro territorio Paola Pelino, Stefania Pezzopane e Antonio Castricone di operare una forte azione nei confronti del governo affinché si ravveda, per il bene dell'intero centro Abruzzo, già fortemente martoriato». Intanto, sono passati quattro lunghi giorni con il Natale di mezzo per riflettere e ripensarci, come le hanno chiesto da più parti solidali e avversari politici. Tra cui il sindaco di Pratola Antonella Di Nino. «Le battaglie si combattono sul campo», avverte Di Nino, «spero che Annamaria ci ripensi perché un commissario non farà altro che attuare le decisioni del governo, la cui posizione sulla Snam è quanto mai chiara». Anche parte della maggioranza fa lo stesso. «In momenti delicati come questo è necessario mettere da parte ogni ipotesi di rinuncia», affermano i consiglieri Fabio Pingue, Katia Di Marzio e Deborah D'Amico, «pertanto il sindaco abbandoni l'idea delle dimissioni e rimanga alla guida del nostro territorio in questo momento di forte bisogno».Si unisce all'appello, sempre dai banchi della maggioranza, anche il giovane consigliere Franco Di Rocco. Mentre gli altri consiglieri di maggioranza tacciono, la minoranza chiede un consiglio comunale straordinario. «Le presunte dimissioni del sindaco appaiono più come il frutto di una spietata e mirata strategia pre-elettorale in vista delle prossime politiche di cui l'assordante silenzio di gran parte delle forze di maggioranza rappresentate in consiglio comunale è emblema», stigmatizzano Elisabetta Bianchi (FI), Antonio Di Rienzo (Pd), Maurizio Balassone (Sbic), Francesco Perrotta (Sulmona Viva). Anche i primi cittadini dell'Aquila, Pierluigi Biondi, di Avezzano, Gabriele De Angelis, e di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che è anche il presidente della Provincia,, esprimono solidarietà al sindaco e le chiedono di tornare sui suoi passi. Stessa cosa fanno dalla giunta provinciale e dal Psi, con Massimo Carugno, mentre il coordinamento regionale Ambiente, salute e sicurezza della Uil, proclama lo stato di agitazione e si dice pronto alla mobilitazione.Il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli conferma che la Regione «è pronta a percorrere tutte le strade che la legge consente per corregge l'errore del via libera». E contro il sì arriva anche la condanna di Liberi e Uguali, col consigliere regionale Leandro Bracco che dice: «Il Pd non poteva non sapere». Immediata la replica del segretario regionale dei democratici, Marco Rapino: «Il Pd è sempre stato contrario al progetto Snam». Al di là dei battibecchi politici, resta il pacco natalizio che non fa altro che surriscaldare la campagna elettorale.

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