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Data: 28/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Ventidue sindaci a Roma con la Casini. Gasdotto contestato. Domani il primo cittadino di Sulmona riconsegnerà la fascia nelle mani del premier Gentiloni

SULMONA Sono 22 i sindaci che accompagneranno domani Annamaria Casini a riconsegnare direttamente nelle mani del premier Paolo Gentiloni la fascia di sindaco di Sulmona. Si allarga la protesta contro il via libera del governo alla centrale Snam, coi primi cittadini che scendono in campo a sostegno della loro collega dimissionaria.DIMISSIONI. Alla fine le dimissioni sono state protocollate ieri mattina - poco dopo le 10 - alla presenza del segretario generale Francesca De Camillis. «Voglio dimostrare in modo chiaro il dissenso unanime della mia città e di tutto il territorio», dice Casini, che ieri ha incontrato i sindaci del comprensorio per organizzare il viaggio a Roma e capire il da farsi. «La scelta, maturata nel pomeriggio del 23 dicembre scorso e annunciata attraverso una diretta su Facebook, si è resa necessaria per denunciare l'inaccettabile decisione del Governo di concludere il procedimento per la realizzazione della centrale a gas della Snam, dichiarandola opera di importanza strategica e di preminente interesse nazionale», spiega Casini. «Il comune di Sulmona e l'intero territorio hanno da sempre e ripetutamente dichiarato contrarietà alla centrale e al metanodotto, ritenendole nocive e fortemente impattanti, confortati anche da studi e perizie scientifiche».LA BATTAGLIA. Le dimissioni, però, non vogliono essere un modo per abbandonare il campo di battaglia. «Il mio atto è un voler alzare la posta della battaglia e della denuncia utilizzando l'unica arma ancora in mano ad un sindaco, stante la palese circostanza che un amministratore locale non ha voce in capitolo per determinare le sorti dei suoi cittadini», aggiunge il sindaco dimissionario. «Lotterò al fianco della mia città e dell'intera Valle Peligna contro la realizzazione della centrale e del metanodotto e voglio tenere accesi il più possibile i riflettori».I SINDACI. Sono 22 i sindaci che accompagneranno la Casini a Roma. «La battaglia che sta conducendo il sindaco di Sulmona è una battaglia di giustizia e di civiltà per l'intero comprensorio», spiegano in una nota, «è per questo che ci sentiamo di manifestare la nostra piena solidarietà e la nostra totale vicinanza in un momento così difficile. Oggi ci immedesimiamo nella sua persona e ci sentiamo in dovere di accompagnarla a Roma. La speranza è che il suo gesto scuota i palazzi romani e i vertici della Regione ed eviti la riconsegna delle fasce di decine di sindaci. Un intero territorio non può essere così mortificato. Invitiamo tutti i sindaci ad aderire a questa azione».L'ELENCO. Ecco i sindaci solidali: Gianni Di Cesare (Anversa), Fabio Camilli (Acciano), Giacinto Donatelli (Ateleta), Giuseppe Lo Stracco (Bugnara), Giovanni Di Mascio (Campo di Giove), Mario Ciampaglione (Cansano), Angelo Caruso (Castel di Sangro), Pietro Salutari (Castelvecchio), Fernando Fabrizio (Castel di Ieri), Sandro Chiocchio (Cocullo), Terenzio Di Censo (Introdacqua), Mario Antonio Di Braccio (Gagliano), Rodolfo Marganelli (Goriano), Luigi Fasciani (Molina), Pasquale Franciosa (Pettorano), Marianna Scoccia (Prezza), Enrico Pace (Roccacasale), Mauro Leone (Roccapia), Francesco Di Donato (Roccaraso), Pietro Spacone (Scanno), Celestino Bernabei (Secinaro) e Fernando Gatta (Villalago). Mancano per ora all'appello i sindaci di Corfinio, Pratola, Raiano e Vittorito.

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