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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/12/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berlusconi sfida i 5Stelle: reddito di dignità per tutti

ROMA Berlusconi lancia il «reddito di dignità» ed è subito polemica. «Purtroppo ci sono in Italia 4.750.000 persone che vivono nella povertà più assoluta. Il numero di poveri è aumentato del 65% in dieci anni. E' inaccettabile in un Paese europeo. Nessuno può vivere bene, anche chi è agiato, sapendo che intorno a noi ci sono milioni di italiani che devono dipendere dalla assistenza pubblica o dalla carità privata e non hanno accesso alle cure mediche», sostiene il leader azzurro. E dunque chi è sotto una certa soglia di reddito non solo non dovrà pagare le tasse ma - annuncia presentando le riforme che metterà in cantiere se vincerà le elezioni - potrà ricevere «la somma necessaria per arrivare ai livelli di dignità» indicati dall'Istat. Ovvero «mille euro al mese, da aumentare di un tot per ciascun figlio a carico». Per contrastare l'emergenza povertà il Cavaliere pensa a una misura drastica proposta da Milton Friedman: «Lui ricorda l'ex premier - la chiamava imposta negativa sul reddito. Dobbiamo affrontare un dramma immediato».
COMPETITION
L'affondo dei 5Stelle, diretti destinatari della sfida azzurra in quanto titolari del copyright sul «reddito di cittadinanza», arriva subito: «Benvenuto Berlusconi! Oggi afferma Di Maio - ha ammesso che all'Italia serve il reddito di cittadinanza, ma per 5 anni FI ha votato contro. Quando saremo al governo gli ricorderemo questa dichiarazione. Per chiedere a Forza Italia di votarlo lo chiama reddito di dignità per nascondere che ci copia». Ma attacchi a Berlusconi arrivano anche da sinistra. «Ritorna alle balle del 1994», taglia corto Fassina.
Con la fine della legislatura, inevitabilmente, lo scontro si sposta sui programmi. E pensare che appena sette giorni fa il capo dello Stato Mattarella aveva invitato i partiti, proprio in chiave anti-astensionismo, ad avanzare «proposte comprensibili e realistiche, capaci di suscitare fiducia, sviluppando un dibattito intenso, anche se acceso, ma rispettoso». La verità è che il centrodestra ancora deve trovare una base comune sulla piattaforma da presentare agli elettori. La telefonata di Natale tra il Cavaliere e Salvini non ha prodotto un'intesa ma l'ex premier intanto ribadisce i suoi cavalli di battaglia e punta dritto alla competition con i pentastellati. E allora ecco il «totale sgravio fiscale per chi assume giovani con contratto di apprendistato o di primo impiego per tre anni», pensioni minime da 1000 euro al mese e «una qualche attenzione alle nostre mamme, che hanno diritto di trascorrere una vecchiaia serena». Giù le tasse sulla casa e via il bollo alla prima auto. E ancora: «Aiuti a persone che non possono permettersi il veterinario. Pensiamo di poter arrivare a visite quindicinali o mensili gratuite, e a togliere - sempre per persone anziane o che non vivono in condizioni di benessere - l'Iva dal cibo degli animali». «Ci sono molte cose per migliorare e che metteremo in campo subito dopo la nostra salita al governo», assicura Berlusconi. «Occorre far ripartire la crescita attraverso una politica di tagli fiscali, investimenti sulle infrastrutture e riorganizzazione della macchina dello Stato», sottolinea l'ex presidente del Consiglio che intanto continua ad incontrare esponenti del mondo delle professioni per introdurre nelle liste elettorali nomi provenienti dalla società civile. A fine mese i coordinatori regionali dovranno presentare le proposte delle candidature, poi sarà lo stesso Cavaliere a tirare le somme.

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