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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Emergenza smog - Tutela aria, acqua, suolo la Regione cambia passo. L'Arta consegnerà nel 2018 il Rapporto sullo stato dell'Ambiente atteso da 25 anni

PESCARA Sarà consegnato nel 2018 il Rapporto generale sullo stato dell'ambiente stilato dall'Arta. Uno strumento fondamentale per impostare le politiche ambientali in Abruzzo, per gli anni a venire, anche se l'ultimo risale a 25 anni fa. A darne notizia, ieri, a margine della firma del protocollo d'intesa tra l'Agenzia per la tutela dell'ambiente e il Consorzio di gestione dell'area marina protetta della Torre del Cerrano, è stato il direttore dell'Arta, Francesco Chiavaroli. Il rapporto includerà il monitoraggio delle acque marine, quelle potabili, le acque superficiali, e i corpi idrici profondi, l'aria, il suolo. Insomma, ogni singola variabile che va a comporre l'ecosistema, e in grado di incidere profondamente su tutte le altre in caso di alterazione. «È il presupposto sul quale impostare», ha detto Chiavaroli, «la politica dell'ambiente. Se non c'è conoscenza non può esserci idea di tutela. Uno strumento fondamentale», ha aggiunto, «voluto dall'assessore Mario Mazzocca». Ed è proprio sulla scorta del documento che si dovranno poi sviluppare i piani in materia di aria, acqua, suolo, clima, biodiversità, rifiuti, e definisce gli obiettivi strategici da raggiungere in tema di protezione dell'ambiente e attività umane.
LA TORRE DEL CERRANO L'Arta, sulla scorta dell'accordo siglato ieri da Chiavaroli e dal presidente dell'area marina protetta della Torre del Cerrano, Leone Cantarini, effettuerà le attività di campionamento, rilievi e analisi all'interno del perimetro protetto e fino a tre miglia dalla costa. I responsabili dell'attuazione del protocollo sono Emanuela Scamosci (per l'Arta) e Fabio Vallarola per l'Amp Torre del Cerrano. Per questa attività il Ministero dell'ambiente ha stanziato circa 70mila euro.
QUALITÀ DELL'ARIA Nel corso del 2017 nella città di Pescara l'Arta ha rilevato 32 sforamenti sui 35 annuali "ammessi", al di sopra dei quali scatta la soglia di allarme. «Fino a 35 sforamenti annui», ha detto Chiavaroli, «non sono previsti particolari sistemi di prevenzione. Tuttavia, sarebbe opportuno che i Comuni dell'area metropolitana si consorziassero per trovare un sistema comune di controllo delle emissioni».
LA NUOVA SEDE L'Arta ha stipulato un protocollo con la Asl che metterà a disposizione l'altra parte dell'edificio di viale Marconi dove ha sede il distretto provinciale dell'Agenzia di tutela dell'ambiente. L'Arta investirà circa 600mila euro per i lavori di adeguamento. L'obiettivo è riunificare le e sedi pescaresi e risparmiare sugli affitti.A ORSOGNA Centraline per il monitoraggio dei campi elettromagnetici saranno installate a Orsogna, e a seguire anche in altri Comuni, situati lungo il percorso dell'elettrodotto che da Cepagatti corre verso Sud. Lo prevede una convenzione firmata di recente con Terna, che finanzierà l'acquisto, e la manutenzione degli apparati installati lungo le linee di alta tensione. BUSSI Ha già preso il via l'attività di monitoraggio nel perimetro della discarica di Bussi. L'Arta analizzerà funghi (alla ricerca di metalli pesanti), verdure a foglia larga e l'aria. GRAN SASSO L'Arta fa parte del tavolo permanente costituito alla Regione per il monitoraggio delle acque del Gran Sasso. Ne fanno parte, inoltre, l'Infn e la società Strada dei Parchi.«L'Arta dà assistenza sia a tavolo regionale», ha detto Chiavaroli, «sia all'Infn sia alla società autostrade. È previsto ci informino per tempo su cosa devono fare e prodotti che utilizzeranno».

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