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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Bus Scav, viaggi in salita. Spese alte e pochi ricavi. Discussione in Comune sul caso della società partecipata di trasporto pubblico. L'assessore Mazzocchi: «Nuovo bando dopo il 2018, salvi i venti lavoratori»

AVEZZANO Ricavi per 560mila euro (110 dalla gestione del servizio, il resto coperto dalla Regione), costi per 730mila. E, ancora, bus vecchi. Con un futuro da chiarire per una ventina di dipendenti. Il caso-Scav, la società partecipata che si occupa del trasporto pubblico ad Avezzano (il 56% di quote è del Comune), è stato al centro del question time che si è tenuto ieri in municipio. Caso portato all'attenzione dal consigliere comunale di opposizione, Cristian Carpineta, e sul quale ha fatto chiarezza l'assessore con delega alle Società partecipate, Felicia Mazzocchi. «La situazione Scav non è semplice e dimostra chiaramente che le passate amministrazioni non ne hanno avuto cura», afferma la Mazzocchi, «ho promosso diversi incontri con il presidente e gli altri responsabili, finalizzati all'esame della situazione economica finanziaria che si sarebbe potuta risanare qualora la società fosse stata assorbita dalla Tua, l'ex Arpa. Insieme al vicesindaco Emilio Cipollone ho avuto un incontro con il consigliere regionale delegato Camillo D'Alessandro che ci ha annunciato la proroga della concessione per il 2018, per poi procedere con un bando pubblico. La buona notizia è che il personale, si tratta di circa 20 lavoratori, confluirà nella nuova società che si aggiudicherà il bando. La Scav al momento ha dei costi che non sono coperti dai ricavi e soprattutto si trova a lavorare con un parco macchine obsoleto. È vero che il 56% del capitale sociale Scav è del Comune ma va specificato che trattandosi di una cooperativa, all'interno dell'assemblea, il voto del Comune vale uno come per gli altri partecipanti».Altro tema nel question time ha riguardato la Gielle, l'ex fabbrica del legno a Borgo via Nuova. Fabrizio Ridolfi, assessore agli Affari Legali, ha risposto al quesito del consigliere Domenico Di Berardino. Il Comune dovrebbe recuperare circa 1 milione di euro stando a una sentenza della Cassazione.Ridolfi, dopo aver evidenziato quanto «non fatto» dalla passata amministrazione, di cui faceva parte Di Berardino, ha ricordato che la sentenza «va messa in esecuzione». Una questione complessa, considerando tra l'altro che la Gielle non presenta bilanci dal 2013 e ha cambiato sede legale da Avezzano a Roma. L'incarico di seguire la vicenda è stato affidato all'avvocato Guido Blandini. «L'avvocato», spiega Ridolfi, «consiglia all'Ente di agire per la restituzione delle somme versate dalla tesoreria a favore della Gielle, che tra l'altro ha presentato a sua volta ricorso per revocazione in Cassazione con udienza il 18 gennaio».

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