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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Cgil: Cotir, altro schiaffo ai 30 dipendenti. Centro di tecniche irrigue: attività sospesa

VASTO Due mesi fa la pubblicazione della delibera 591 sul futuro dei Crivea e del Cotir e l'annuncio della definitiva dismissione. Due giorni fa l'invito del commissario liquidatore ai dipendenti del Cotir a sospendere ogni attività.«Un epilogo triste che smentisce ancora una volta le tante rassicurazioni, ma soprattutto l'ennesimo schiaffo per 30 lavoratori lasciati senza stipendio e ammortizzatori sociali nè giustificazione alcuna», è stato l'amaro commento di Ada Sinimberghi (Cgil). Le promesse di Matteo Renzi sono evaporate e così pure il tavolo di trattative che avrebbe dovuto aprire il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. Neppure da Bruxelles, nonostante l'impegno preso dall'europarlamentare Daniela Aiuto (M5S), sono arrivate soluzioni per i lavoratori. I progetti della Regione, che avrebbero dovuto garantire il riassorbimento di tutto il personale, non si sono visti. L'unica promessa mantenuta è stata la nomina di un commissario incaricato di dismettere il centro ricerche.La vicenda del Cotir forse non è mai arrivata sul tavolo del ministro Maurizio Martina e negli uffici dell'Unità per le aziende in crisi del ministero del Lavoro come promesso da Renzi. «Da Roma non sono giunte notizie», confermano i sindacati.Il Cotir non ha futuro e i lavoratori sono stati invitati a fermare ogni attività. A gennaio 14 dipendenti, assunti dopo aver vinto un concorso, ascolteranno le decisioni dei giudici del tribunale di Vasto davanti ai quali il 17 novembre si è tenuta una udienza della causa contro la Regione per il riconoscimento giuridico di dipendenti pubblici. A giudizio dell'avvocato che li assiste, Carmine Di Risio, è uno status che spetta loro di diritto. Lo status garantirebbe ai ricorrenti almeno la ricollocazione in un ente pubblico. Fra un mese dovrebbero arrivare le prime risposte. I ricercatori e coloro che hanno una specifica preparazione scientifica devono prepararsi a lavorare eventualmente in trasferta qualora dovessero essere riassorbiti dal Crab di Avezzano, divenuto Centro unico di ricerca.

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