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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ed.nazionale - Roma-L'Aquila, scontro sui pedaggi

ROMA Bufera sull'aumento del pedaggio che riguarda l'Autostrada dei Parchi, la Roma-L'Aquila. Il rincaro del 12,89% su A24 e A25, disposto dalla società pochi giorni prima di Capodanno, diventa un caso politico. Ieri il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, che aveva già protestato subito dopo la stangata, ha chiesto un incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti definendo «paradossale» l'incremento dei prezzi. Sulla stessa linea anche Forza Italia che spara a zero sui rincari. Insieme alle aziende e ai commercianti.
LE CRITICHE
«Pur comprendendo ogni possibile variabile utile ad un riallineamento del pedaggio su tariffe più aggiornate ha osservato il governatore laziale in questo caso salta all'occhio come questo riallineamento ometta diversi fattori da valutare, fattori che nell'ambito dei servizi offerti al cittadino costituiscono elementi invece imprescindibili a partire, per fare solo un esempio, da quello della gradualità». Zingaretti, in pratica, contesta il rialzo repentino ed eccessivo della tariffa chiedendo al governo un intervento amministrativo «che imponga un freno in grado di interpretare le condizioni del terreno su cui si agisce. In questo caso, il terreno si legge ancora nella nota è rappresentato dai milioni di passaggi auto annui dei cittadini del Lazio, o di altre regioni limitrofe, che raggiungono la Capitale non certo per turismo ma per lavorare». Inoltre conclude Zingaretti sembra altresì evidente che la revisione dei termini concessionari determini uno dei punti da aggredire immediatamente. Sullo stesso tema, Forza Italia ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare al Mit.
«Si tratta di aumenti per certi versi incomprensibili e inaccettabili, che vanno a penalizzare l'intera area della valle dell'Aniene e tutti i suoi comuni», ha polemizzato il Capogruppo di FI della regione Lazio, Antonello Aurigemma. Il quale ha fatto un esempio concreto: la tratta Roma Est-Vicovaro che dal 2018 passa da 4,30 a 4,90 euro. «Questi incrementi ha spiegato Aurigemma colpiscono soprattutto i tanti lavoratori e gli studenti che ogni giorno si recano a Roma. La cittadinanza - ha bisogno di risposte, servono politiche attive al fine di migliorare la qualità della vita di coloro che abitano nei paesi del Lazio e invece con queste misure si continua a fare di tutto per farli fuggire, isolando cosi tali realtà».
Occorre ricordare che la scorsa settimana Strada dei Parchi Spa, concessionarie delle Autostrade finite nel mirino si è difesa spiegando che il forte aumento è la conseguenza del blocco delle tariffe imposto negli ultimi tre anni dal Ministero dei Trasporti e della mancata approvazione, da quattro anni, del Piano economico-finanziario dell'azienda. «E' la legge ha ricordato l'azienda che stabilisce i criteri per la determinazione delle tariffe, in base a un mix di parametri che considerano il prezzo di concessione, pari a oltre 750 milioni di euro oltre interessi corrisposto in rate annuali, l'incremento del tasso di inflazione, il totale degli investimenti effettuati, gli ammortamenti e i costi di gestione».
Inoltre, quasi ad allontanare ulteriori responsabilità, Strada dei Parchi ha spiegato che per ogni euro di pedaggio incassato, solo 43 centesimi vengono trattenuti dalla concessionaria per garantire la gestione e la manutenzione dell'infrastruttura, mentre i restanti 57 finiscono a vario titolo nelle casse dello Stato.

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