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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/01/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Viaggio di abruzzoweb tra le fasce tricolori dei capoluoghi abruzzesi. I 3 sindaci: Di Primio pronto alla regione, «E’ il percorso indicato con Berlusconi»

CHIETI - "Le mancate dimissioni per una candidatura al Parlamento sono state volute: nel colloquio di giugno Silvio Berlusconi me lo aveva proposto, ma alla fine si è detto che il mio futuro è in Regione. Sono a disposizione come sempre, ho i miei obiettivi già fissati e li confronterò con quanti dovranno condividere questa scelta".

Nella prima delle tre puntate con i sindaci... rimasti ai capoluoghi d'Abruzzo (Teramo come noto ha il commissario) per fare il punto sul 2017 che è stato e il 2018 che verrà, il primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio, ad AbruzzoWeb scioglie le riserve e si dice pronto a correre da governatore.

"L'obiettivo è quello della presidenza, ma non può essere dichiarato, sono uno di quelli che mette a disposizione la propria esperienza per costruire la squadra, è molto diverso perché c'è gente che si autoproclama e chi invece lavora - aggiunge poi - Se tutto andrà in questa direzione allora si concluderà il percorso indicato a giugno con Berlusconi, altrimenti percorrerò altre strade ma non soffro di claustrofobia politica".

"I sindaci che hanno governato la Regione non hanno avuto la stessa fortuna dell'amministrazione delle città? Non lo credo - dice Di Primio - In Abruzzo esiste piuttosto il problema che non si riesce a fare più di una legislatura. Anzi, io credo che chi oggi ha fatto il sindaco, intendo negli ultimi anni e non prima, che ha potuto vivere la difficoltà dell'amministrare quotidiano, possa rappresentare una esperienza molto utile".

"Abbiamo iniziato un anno difficile, ma devo dire che lo concludiamo con ottimi risultati", dice tracciando un bilancio del 2017, che definisce "perfetto", dell'anno che si sta chiudendo.

"È stato un anno con con tante difficoltà, a partire da quelle che ci ha regalato il maltempo di gennaio, abbiamo dovuto affrontare una serie di difficoltà, un mese di gestione della neve, un altro anno innegabilmente difficile per la tenuta dei conti, ma non ci siamo rassegnati a lasciare tutto in malora, scegliendo la strada di chi si rimbocca le maniche e affronta la situazione - aggiunge - Nonostante tutto abbiamo avuto attenzione nella gestione di questa magrezza di fondi, non abbiamo tagliato le cose che consideravamo più importanti, dal sociale ad alcuni eventi che sono il core business di manifestazioni ed eventi culturali, con in testa il teatro Marrucino al quale abbiamo continuato a garantire le risorse necessarie per l'attività e per le celebrazioni del bicentenario che prendono il via l'11 gennaio con Uto Ughi".

"Ma abbiamo dovuto tagliare sul quotidiano, il Comune per esempio aveva un abbonamento ai giornali e oggi quella spesa viene affrontata dalla Giunta con un contratto online, ogni mese ciascuno di noi mette una quota di tasca propria - svela - Ci siamo autotassati anche per acquistare le pasticche che mantengono limpida l'acqua delle fontane e per comprare le targhe che portiamo alle manifestazioni. Non abbiamo più auto blu da 2 anni, io giro con una Fiat Punto con 150 mila chilometri", aggiunge il sindaco.

Il 2017, per Di Primio, è stato anche l'anno dell'adesione a Forza Italia, dopo la parentesi nel Nuovo centro destra.

"Una scelta maturata da tempo, anche con il referendum costituzionale, che ha dato seguito ad una professione di fede - dice - Non potevo più stare in un partito che è nato con degli obiettivi e li ha traditi. L'adesione a Forza Italia è stata convinta, ma quasi obbligata".

"Negli azzurri ci sono molti nemici? Quelli me li porto appresso da un sacco di tempo", scherza Di Primio, "nessuno pensava di avere un percorso facile".

Sulla questione Mirò, ormai noto come Megalò 2, centro commerciale tra Chieti Scalo e Cepagatti (Pescara), il sindaco dice che "se è tutto in regola nessuno si può mettere contro, ma se c'è qualcosa che non va nessuno può fare favoritismo. Stiamo parlando di qualcosa che è nata 25 anni fa, mi chiedo se una zona che aveva una vocazione all'epoca sia ancora attuale - evidenzia - Ci sono ancora le condizioni per cui possa sorgere un centro della grande distrubuzione in quell'area? Bisogna ragionare affinché non ci siano effetti collaterali, anche per il commercio cittadino".

Di Primio ricorda, infine, i progetti portati a compimento nel corso dell'anno che si sta chiudendo, "con finanziamenti già erogati o erogabili".

"Sono le grandi infrastrutture strategiche che abbiamo immaginato per dare respiro alla città del futuro - dice - a partire dagli 8 milioni di euro di fondi Sus-sviluppo urbano sostenibile per facilitare l'accesso pedonale al centro storico, rinnovare il parco mezzi pubblici comunali, investire sulla mobitilà elettrica".

"C'è, poi, un'attenzione alla mobilità nella parte bassa della città con una rete di piste ciclopedonali da affiancare alla rete viaria del sistema urbano e dei servizi - continua Di Primio - c'è il grandissimo obiettivo raggiunto del contratto firmato con il governo per 11 milioni di euro, di cui il 20 per cento sarà erogato a inizio di quest'anno".

"Saranno utilizzati per raddoppiare il parcheggio di via Gran Sasso a servizio del tribunale, così siamo pronti anche per accogliere gli altri uffici dopo la riforma della geografia giudiziaria; per la riqualificazione piazza San Giustino, dove il Comune tornerà tra pochi mesi; per il sistema di parcheggi all'ex caserma Berardi dove sorgerà la cittadella della pubblica amministrazione; per il parco cittadino in via Ferri con parco tematico e orto botanico", snocciola.

Infine una stoccata alla Regione, che "purtroppo ancora non eroga i 20 milioni di euro del masterplan", ma, chiosa il sindaco, "ci siamo portati avanti, abbiamo fatto gli avvisi per la progettazione esecutiva del prolungamento della filovia e della funicolare tra l'ospedale e il centro storico".

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