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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L’aumento dei pedaggi SU A24 E A25. Zingaretti incontra Delrio Fi: «E D’Alfonso che fa»?

«Bene ha fatto il presidente Zingaretti a chiedere al Ministro Delrio di convocare urgentemente una riunione con il concessionario Strada dei Parchi. Sono convinto che il presidente del Consiglio Gentiloni non si distrarrà su questa vicenda». Lo sostiene il deputato Pd e presidente della commissione trasporti della Camera, Michele Meta, sulla questione dei rincari del 12,89% dei pedaggi su A24 e A25. E il presidente abruzzese, Luciano D’Alfonso, chiedono invece i consiglieri regionali di Fi, che hanno presentato un’interpellanza, «quali iniziative intenda concretamente mettere in atto per impedire il salasso determinato dall’ultimo, spropositato aumento dei pedaggi autostradali sull’A24 e A 25». L’aumento, come ha sottolineato la società Strada dei Parchi, è stato dovuto in buona parte al blocco imposto quattro anni fa e al mancato adeguamento del piano economico-finanziario. L’interpellanza di Fi è stata protocollata ieri mattina, dopo che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha già chiesto un incontro urgente con il Mit «per tutelare i propri cittadini. Al presidente D’Alfonso», dice il capogruppo di Fi, Lorenzo Sospiri, «chiediamo se intenda imitare l’esempio del suo collega laziale, e perché sino a oggi non abbia ancora chiesto un vertice ministeriale, non sia salito sulle barricate per difendere gli abruzzesi o non stia facendo sentire la sua voce, sempre pronta a intervenire su qualunque materia, tranne, appunto, sul caso autostrade». A firmare l’interpellanza, oltre a Sospiri, i consiglieri Mauro Febbo, Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Emilio Iampieri e Mauro Di Dalmazio. «Purtroppo, ancora una volta, ci tocca constatare come Fi aveva già previsto tale scenario quando, in sede di Consiglio regionale, avevamo chiesto di chiarire alla concessionaria Autostrada dei Parchi Spa la non sostenibilità di nuovi aumenti tariffari ingiustificati, prevedendo che sarebbero ricaduti sulle spalle dei cittadini. A questo punto», ha aggiunto Sospiri, «riteniamo sia opportuno chiarire pubblicamente cosa concretamente il presidente D’Alfonso intenda fare per fermare un tale salasso». Sulla questione interviene anche la federazione regionale di Casartigiani Abruzzo, che esprime «un forte disappunto per l’aumento di circa il 13% per i pedaggi di A24 e A25, autostrade che collegano l’Abruzzo con il Lazio. È sconfortante», dicono Flaviano Montebello e Dario Buccella, «un rincaro così pesante, a fronte di una media nazionale di circa il 2%, con il rischio di mettere ulteriormente in ginocchio l’artigianato abruzzese, e in particolare il settore dell’autotrasporto. Le nostre aziende sono ancora costrette a perdere competitività, anche grazie ad un bilancio regionale 2018 dove ogni nostra richiesta a favore della categoria non ha trovato l’auspicato impegno economico. Il presidente D’Alfonso sul rincaro ha manifestato la necessità di un intervento normativo e amministrativo che riveda i termini della concessione e fissi non oltre il 2% il tetto degli aumenti annuali. Casartigiani Abruzzo chiede al presidente di passare ai fatti e di convocare con immediatezza un tavolo di confronto, al fine di fermare un balzello iniquo e pericoloso per il futuro delle nostre piccole e medie imprese».

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