Non solo impianti chiusi, ma anche le strade che portano a Campo Imperatore. Così si scende in piazza oggi con una manifestazione di protesta da Santo Stefano al bivio di Campo Imperatore, a piedi fino al cumulo di sassi che blocca la strada. Ma non solo. Nasce ancheun nuovo comitato, “Io vivo il Gran Sasso”, formato dagli esercenti dei borghi del comprensorio. Gli operatori turistici hanno deciso di unire le forze. Il danno economico procurato dall’impossibilità di accedere alla zona facilmente è indiscutibile e da anni, hanno sottolineato gli operatori, non si è in grado di assicurare la pulizia delle strade. Negli ultimi giorni di dicembre sulla strada che va da Santo Stefano al Rifugio Racollo è stato riversato un cumulo di sassi che chiude completamente il passaggio. Nessuno ha pensato nei giorni di festa, importanti per il turismo, a liberare la strada. Da anni le vie di accesso a Campo Imperatore vengono chiuse sino a maggio, con o senza neve. Il rifugio Racollo, ad esempio, a causa di questo ha dovuto disdire le prenotazioni natalizie. A Fonte Cerreto, invece, le prenotazioni ci sono state, ma tutto era desolatamente chiuso. Albergo fatiscente e chiuso come il rifugio del resto, neanche il bar o la tavola calda aperti che erano essenziali e nemmeno un bagno a disposizione dei turisti, costretti a spostarsi alla base della funivia. Molte persone, impianti a parte, hanno prenotato comunque come ha spiegato Ada Fiordigigli, titolare dell’omonimo hotel. Sul Gran Sasso sono arrivati turisti che erano interessati alla neve che ha aiutato nelle presenze e non tanto a sciare ma, purtroppo, per l’ennesima volta, gli albergatori della zona si sono sentiti lasciati soli. La mattina del 31, ad esempio, 80 persone hanno dovuto raggiungere gli impianti di Ovindoli e Campo Felice con mezzi propri. Questo perché gli albergatori, una volta appurato che la stazione non avrebbe aperto, avevano chiesto al Comune di predisporre un servizio navetta per compensare il danno di una stagione non ancora partita. Per onor del vero va detto che il Comune ha negato da subito la possibilità per una questione di competenze essendo in seno al Centro Turistico del Gran Sasso, commissariato. Gli albergatori si sarebbero aspettati, però, uno sforzo di collaborazione non potendo e volendo più essere le vittime sacrificali dei problemi del Gran Sasso. Sia Campo Felice che Ovindoli nelle persone dei gestori si erano rese disponibili ad assicurare un servizio di navetta per i clienti degli alberghi del Gran Sasso. Ovindoli lo avrebbe fatto gratuitamente ma nelle disponibilità c’era solo una navetta da otto posti e le persone interessate molte di più mentre Lallini, di Campo Felice, avrebbe chiesto al Comune un piccolo contributo per il servizio.