La città è stata per quattro giorni sotto una cappa di smog, ma i pescaresi non sono stati avvisati. Le polveri sottili sono schizzate all’insù, superando in alcuni casi ben oltre il limite massimo stabilito dalla legge per la sicurezza della popolazione. La qualità dell’aria è cominciata a peggiorare sabato 23 dicembre e il giorno successivo, vigilia di Natale, si è registrato il primo superamento dei limiti delle polveri sottili, in gergo tecnico Pm10, nella zona periferica di via Sacco. Poi, la cappa di smog si è estesa anche a Porta Nuova, mentre in centro si è sfiorato il limite massimo consentito. La situazione è migliorata giovedì 28 dicembre. Il 29, ultimo giorno in cui l’Arta ha reso noti i dati delle tre stazioni che rilevano l’inquinamento, fortunatamente l’aria è tornata a livelli accettabili. Nulla si sa di ciò che è accaduto dopo, cioè negli ultimi due giorni dell’anno, perché l’Agenzia regionale per la tutela ambientale non ha ancora diffuso i valori delle tre centraline. L’assessore all’ambiente Simona Di Carlo, comunque, si sta già occupando del problema inquinamento dal giorno del suo insediamento. Giovedì 28 dicembre, durante una riunione tecnica in Comune, ha stilato un decalogo di buone pratiche da far conoscere ai cittadini per migliorare la qualità dell’aria. Il primo invito ai pescaresi è quello di utilizzare il più possibile i mezzi pubblici, anziché le auto private, per muoversi in città. E se ciò non fosse possibile, sarebbe il caso almeno di adottare una guida ecologica a basse velocità per non aumentare lo smog. Un altro consiglio riguarda i riscaldamenti: si consiglia la riduzione di un grado della temperatura all’interno degli edifici. Altre misure, per il momento, non sono previste. Ma l’inquinamento continua a suscitare preoccupazione. Il 24 dicembre scorso, in via Sacco si sono respirati 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, contro il limite fissato dalla legge di 50. Il giorno successivo, il 25, la qualità dell’aria è peggiorata ulteriormente coinvolgendo anche Porta Nuova. La centralina della zona del teatro D’Annunzio è arrivata a 50 microgrammi, mentre quella di via Sacco è schizzata a 74. In via Firenze, invece, si è sfiorato il limite con 45. Il record in via Sacco, però, si è registrato il 26, giorno di Santo Stefano, quando la centralina è arrivata addirittura a 76, mentre quella del teatro D’Annunzio ha indicato un abbassamento del valore fino a 37 microgrammi. Qualità dell’aria pessima in via Sacco anche mercoledì 27 dicembre, con 58 microgrammi. Il 28 e 29 dicembre, infine, i valori sono tornati nella norma.