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Data: 04/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caro pedaggi, i ricorsi di D'Alfonso

È una donna la Giovanna d'Arco che guida la rivolta contro gli aumenti dei pedaggi autostradali: la sindaca di Carsoli Velia Nazzarro che ha convocato per ieri pomeriggio tutti i primi cittadini della Valle del Turano, Carsolano, Valle dell'Aniene per studiare una clamorosa protesta contro i rincari dell'A 24 e A 25, ben 13 per cento in più dopo tre anni di aumenti congelati. Insomma un po' abruzzesi e un po' laziali, la maggiore fetta dell'utenza delle Strade dei parchi. La contestazione è iniziata con l'ipotesi di riconsegna della fascia tricolore da parte del sindaco di Cineto Romano Massimiliano Liani, ma poi anche Fiorenzo De Simone, primo cittadino di Vicovaro si è espresso subito per coordinare le forze.
Ma già ieri in mattinata il presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha sfoderato la lettera inviata a Paolo Gentiloni, a Graziano Delrio, al Presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Camanzi, ai Commissari europei per la Concorrenza, Margrethe Vestager, per i trasporti, Violeta Bulc, e per la politica regionale, Corina Cretu. «Faccio riferimento - scrive D'Alfonso nella missiva - all'increscioso e notevole aumento del pedaggio autostradale del 12,89 per cento che, in questi giorni ha comprensibilmente scatenato il malcontento dei cittadini abruzzesi, per i quali tale infrastruttura rappresenta l'unica modalità di connessione veloce, funzionale e capillare, capace di toglierci dall'isolamento regionalista. Mi appello - scrive ancora il presidente della Regione Abruzzo - ai poteri esercitati dall'Autorità di regolazione dei trasporti, che la stessa Autorità provveda a definire i criteri per la fissazione da parte dei soggetti competenti delle tariffe, dei canoni, dei pedaggi. Si rischia di avere un vertiginoso calo dell'utenza con una conseguente riduzione di redditività: dobbiamo lavorare con urgenza perché si trovi una rivisitazione contrattuale a garanzia degli utenti anche attraverso un intervento del corpus normativo europeo e nazionale».
Anche per rispondere alle bordate dell'opposizione, D'Alfonso ha sostenuto di voler far fronte comune con il Presidente del Lazio Zingaretti che poco prima si era espresso in modo molto duro: «Sui rincari fuori misura, interventi incisivi nell'interesse di migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano quell'arteria strategica per l'ingresso nella Capitale dai Comuni ad est di Roma e dall'Abruzzo».
PROPOSTA CHOC
Sul fronte politico il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci lancia una proposta choc: «La A24 e A25 sono autostrade di montagna che hanno costi di manutenzione molto alti, devono tornare allo Stato ed essere gestite direttamente da una società pubblica come l'Anas, per evitare che a pagare il salasso siano i cittadini. È inutile prendersela ciclicamente con il gestore attuale». Intanto i parlamentari del M5S Vacca, Castaldi, Blundo, Colletti, Del Grosso, e i consiglieri regionali d'Abruzzo Marcozzi, Mercante, Pettinari, Ranieri e Smargiassi hanno annunciato l'invio di una lettera a Graziano Delrio per prendere in considerazione la revoca della concessione. Da sottolineare anche l'iniziativa di Enzo Di Natale, che ha già raggiunto 27.000 adesioni. «Enzo ha bisogno di te, c'è scritto sul web, e allora firma».

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