«Voglio far sedere attorno allo stesso tavolo associazioni ambientaliste e associazioni di categoria per stabilire una politica di azioni mirata a contrastare l’inquinamento da traffico. Ho provato a proporre a dicembre la chiusura di alcune zone alle auto ma le reazioni dal settore commercio sono state fortemente contrarie, ecco perché vorrei favorire un confronto tra le parti». L’assessore Simona Di Carlo gioca d’anticipo sul fronte dello smog. «La legge impone drastici interventi nelle zone urbane dopo il trentacinquesimo superamento dei limiti di Pm10, calcolo che va fatto però su base annua, e siccome l’anno nuovo è appena iniziato, non siamo nell’obbligo di intervenire ma di monitorare certamente sì» ha aggiunto la Di Carlo. Il 2017 si è chiuso evidenziando in particolare l’alto tasso di inquinamento da gas di scarico, e non solo, nell’area di via Sacco che evidentemente continua a soffrire nonostante la chiusura del cementificio. «In quella zona, fino alla fine dello scorso anno, si sono sommati più di trenta superamenti e di conseguenza dobbiamo tenerla sotto osservazione» ha spiegato l’assessore. Dato che tuttavia non era evidenziato ovvero non ha trovato riscontro sul sito web dell’Arta, dove i superamenti del Pm10 da gennaio a dicembre risultavano essere intorno a 15. Evidente- mente il sito non è stato correttamente aggiornato, è l’ipotesi, vista la netta differenza con i dati a disposizione dell’amministrazione comunale. Quale prima iniziativa dell’anno nuovo, Simona Di Carlo intende innanzitutto sollecitare i pescaresi ad un più accorto utilizzo delle caldaie domestiche: «L’accensione degli impianti di riscaldamento incide moltissimo sui livelli d’inquinamento in città ecco perché vorrei far leva sulla condotta virtuosa dei concittadini - ha spiegato Simona Di Carlo -. Basta diminuire di un solo grado la temperatura per ridurre sensibilmente il dato delle polveri sottili. Quanto al traffico, è prematuro parlare di limitazioni alla circolazione: vediamo l’andamento dei dati dell’Arta e vedremo come agire. L’importante è anche studiare forme di prevenzione» ha concluso l’assessore.