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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L’anno è partito con lo smog alle stelle Polveri di nuovo fuori limiti il 31 dicembre e primo gennaio. M5S: «E il Comune vuole risolvere il problema con un decalogo. Raccomandazioni inutilise non vengono seguite da un piano traffico adeguato che preveda il minimo utilizzo del mezzo privato, a fronte di un’organizzazione capillare e sostenibile dei trasporti pubblici»»

Il 31 dicembre e il primo gennaio, quando migliaia di pescaresi stavano festeggiando l’arrivo dell’anno nuovo, la città soffocava per l’inquinamento alto. Il 2017 è finito male e il 2018 è cominciato anche peggio, con le polveri sottili di nuovo alle stelle in ben due zone su tre controllate dalle centraline di rilevamento dell’Arta. I dati sono stati resi noti solo ieri, con due giorni di ritardo, dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. Così dopo il periodo di Natale, in cui per quattro giorni si sono registrati superamenti dei valori delle polveri sottili, in gergo tecnico Pm10, anche durante la festa di Capodanno i cittadini hanno respirato smog. I dati parlano chiaro. Sabato scorso 30 dicembre i livelli delle polveri sottili, seppure piuttosto alti, erano ancora nella norma. Le centraline della zona del teatro D’Annunzio e di via Firenze hanno registrato entrambe 30 microgrammi per metro cubo di polveri sottili con dimensione inferiore a 10 micron, contro il limite massimo di 50 stabilito dalla legge per la sicurezza della popolazione. Mentre in via Sacco sono stati misurati 34 microgrammi. La situazione è precipitata il giorno successivo, domenica 31 dicembre, mentre migliaia di pescaresi si accingevano a festeggiare a casa, nei locali, o in piazza l’arrivo del nuovo anno. La centralina della zona del teatro D’Annunzio, sul lungomare di Porta Nuova, ha indicato 56 microgrammi per metro cubo, mentre quella della periferica via Sacco ha toccato i 50. Quella di via Firenze ha sfiorato il limite massimo con 49. La città è rimasta sotto una cappa di smog anche il primo gennaio. Nella zona del teatro D’Annunzio sono stati misurati 51 microgrammi; in via Firenze, 44 e in via Sacco, addirittura, 64. In quel giorno, la qualità dell’aria è stata giudicata dalla stessa Arta scadente e pessima. I valori sono poi rientrati martedì 2 gennaio, ma solo grazie al forte vento soffiato su Pescara che ha spazzato via lo smog. I microgrammi per metro cubo sono quindi scesi a 19, al teatro D’Annunzio e via Firenze e 30 a via Sacco. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimiliano Di Pillo ha aperto in proposito una polemica. «Curiosamente», ha detto, «il Comune pensa di riuscire a risolvere il problema inquinamento con un decalogo comportamentale che i cittadini virtuosi dovrebbero mettere in pratica per ridurre lo smog. Si tratta di interventi semplicistici, quanto inutili e improduttivi che, oltretutto, scaricano la responsabilità e l’onere sui cittadini, già costretti a respirare polveri inquinanti». «Raccomandazioni inutili, quelle dell’assessore all’ambiente Simona Di Carlo», ha concluso, «se non vengono seguite da un piano traffico adeguato che preveda il minimo utilizzo del mezzo privato, a fronte di un’organizzazione capillare e sostenibile dei trasporti pubblici».

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