L’Aquila. Già dal mese di luglio 2017, la neo società dei trasporti pubblici abruzzesi Tua ha concesso in gestione la tratta Pescara-Roma al vettore privato Prontobus, concessione che sarebbe dovuta durare solo alcuni mesi per dare la possibilità alla nuova azienda pubblica di riorganizzarsi. Nel frattempo Prontobus, come da accordi con Tua, avrebbe dovuto garantire alcuni posti riservati da concedere ai pendolari marsicani, lavoratori e studenti che quotidianamente fruiscono della tratta per il rientro serale ad Avezzano, su un autobus che parte alle 18 dalla stazione ferroviaria di Pescara e che segue la tratta Chieti-Avezzano-Roma. Dal 2 gennaio 2018 i pendolari, pur provvisti di abbonamento Tua e regolare prenotazione del posto, senza alcuna comunicazione da parte delle due aziende, per non essere lasciati a terra si sono visti intimare il pagamento del biglietto dai controllori Prontobus.
Una comunicazione sarebbe arrivata da Prontobus su Whatsapp il 30 dicembre scorso. I pendolari che si spostano dalla Marsica verso la costa pagano un abbonamento mensile di circa 150 euro e sono in questo modo costretti a dover fare un ulteriore abbonamento che rende davvero problematico il viaggio a causa del pesante aumento quantificato di circa 10 euro per il rientro con Prontobus verso Avezzano. Usufruendo diu tutti i pacchetti disponibili si verrebbero comunque a pagare circa altri 120-150 euro mensili. “Un ennesimo scippo al territorio”, dichiarano alcuni pendolari, “già messo duramente alla prova dai rincari autostradali che certamente si ripercuoteranno anche sul prezzo dei biglietti dell’autobus. Siamo sconcertati e increduli anche perché tutto questo avviene nel totale silenzio dei vertici aziendali Tua e della Regione Abruzzo”.