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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Daniele Becci ucciso da un infarto. Appena una settimana fa l’elezione trionfale alla presidenza della Camera di commercio unica, ieri sera la crisi fatale

Solo qualche giorno fa a un amico aveva confessato: «Non sto bene, mi devo operare alle coronarie, ho già preso contatti a Bologna con il cardiochirurgo Roberto Di Bartolomeo, a metà gennaio mi sottoporrò all’intervento». Il destino è stato crudele e non gli ha concesso altro tempo: Daniele Becci, noto imprenditore eletto una settimana fa presidente della Camera di commercio Chieti Pescara, è morto ieri sera stroncato da un infarto fulminante. Dalla mattina era ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale per una serie di accertamenti clinici legati alle sue condizioni. Il cuore gli aveva mandato qualche avvisaglia e lui, preoccupato, non aveva esitato a rivolgersi alla struttura medica. Appena il giorno prima si era sottoposto a una coronarografia ed era tornato a casa senza apparenti problemi. Durante il ricovero di ieri in ospedale ha incontrato amici e parlato al telefono con altri, la situazione pur complessa sembrava sotto controllo ovvero gestibile. All’improvviso l’imponderabile. Il quadro clinico è mutato di colpo, la situazione è precipitata e il fato di trovarsi in un reparto attrezzato non è purtroppo bastato a salvarlo. L’infarto lo ha strappato alla vita.A63 anni. La notizia della scomparsa di Becci si è sparsa rapidamente lasciando increduli gli amici più cari e quanti con lui hanno condiviso esperienze professionali sia in Camera di commercio che nella lunga carriera di costruttore, categoria che Becci rappresentava all’Ance nazionale. Il 29 dicembre scorso era stato eletto presidente della Camera di commercio unificata Chieti Pescara con un plebiscito, 31 voti a favore e un astenuto. Un successo sancito dall’abbraccio con Roberto Di Vincenzo, l’uscente dalla presidenza chietina, ma che nel cuore debole dell’uomo aveva tuttavia lasciato il segno: quel giorno Becci aveva infatti accusato un malore, diventando pallido in volto. Una crisi attribuita allo stress di quel momento per lui tanto importante e delicato. Era invece un campanello d’allarme molto più serio e che lui non ha affatto sottovalutato, visto che si era subito messo in contatto con luminari ed esperti. Non ultimo il dottor Leonardo Paloscia, primario cardiologo e suo amico.
IL CORDOGLIO Appresa la tragica notizia, i suoi amici più cari si sono radunati al capezzale, alla Cardiologia dell’ospedale, stringendosi ai parenti distrutti dal dolore: tra questi la moglie Francesca, il fratello e la cognata. Con loro l’avvocato Enzo Di Baldassarre, Roberto Piermattei, Franco Olivieri, il consigliere comunale Marcello Antonelli, l’avvocato Sergio Della Rocca. I colleghi delle associazioni di categoria e della Camera di commercio, tutti increduli e sgomenti. Cresciuto con il culto del lavoro, Daniele Becci era di origini marchigiane e arrivò da bambino a Pescara con la famiglia, suo padre Ferruccio era sicuro che questa città avrebbe avuto un grande sviluppo. Da ragazzo fu attore e calciatore. L’età adulta lo ha visto protagonista nel ruolo di imprenditore maturo e responsabile. «Nessun rimpianto, ringrazio i miei genitori per avermi dato tanta energia» disse in un’intervista. Energia che sapeva trasmettere con il suo modo di essere, ora vulcanico e irruento, ora simpatico e gioviale. Ed è così che verrà ricordato.
IL SINDACO «Provo un grande dolore per la perdita di un “superpescarese” sempre in prima linea per la città - ha commentato il sindaco Alessandrini -. Era molto preso dal processo di unificazione che lo aveva visto a capo della nuova squadra camerale, ruolo per cui si era speso con tutta l’energia di cui era capace. Un uomo di grande bontà e dedizione.Anome della giunta e dell’amministrazione tutta, voglio esprimere la totale vicinanza alla sua famiglia, ai colleghi, agli amici, perché la sua scomparsa così improvvisa e così prematura è una grande perdita per le istituzioni e per la nostra comunità cittadina».

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