PESCARA I rifiuti romani probabilmente prenderanno la strada per l'Abruzzo. Oggi la giunta regionale esaminerà la delibera che contiene l'accordo stipulato con la Regione Lazio e con il comune capitolino. Si prevede l'arrivo di 64.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati annui da trattare nel centro di recupero di Deco Spa di Chieti Scalo (verranno trasformati in combustibili) e nell'impianto di Tmb (Trattamento Meccanico Biologico) di Cogesa Spa di Sulmona (qui invece dopo la lavorazione ciò che resta terminerà in discariche regionali ed extraregionali) . «Diamo una mano ai cittadini romani piuttosto che al sindaco Raggi, le cui le vicende ci importano relativamente» è il commento del responsabile del settore rifiuti della Regione Abruzzo, Franco Gerardini. «Dal 2014 stiamo aiutando Roma: ad Aielli smaltiamo 40.140 t. di rifiuti e in pochi lo sanno perché la notizia finora non è stata pubblicizzata granché. Quest'anno nello spirito di sussidiarietà che ha sempre contraddistinto la nostra politica ambientale daremo una mano ulteriore a Roma». Dopo che Ama Spa ha inoltrato manifestazioni d'interesse in varie regioni, l'Abruzzo, in base al Testo Unico Ambientale, risulta avere la precedenza sulle altre realtà per i noti criteri di prossimità. «Ed anche perché noi ci avvaliamo di un surplus autorizzativo di 500 mila t., questi sono tutti rifiuti che possiamo ancora ricevere: difatti sul piano del trattamento la nostra Regione è ben organizzata e c'è autosufficienza garantita». Che si scegliessero impianti più vicini alla Capitale lo aveva anticipato già l'Ad dell'azienda capitolina di rifiuti (Ama), Lorenzo Bagnacani. «Questa è la nostra logica, in modo che si riducano costi e traffico dei camion» aveva ribadito poche ore prima. Sulla vicenda interviene il consigliere regionale del Pd, Camillo D'Alessandro: «La Raggi dichiari l'emergenza ed una Regione come la nostra ha il dovere di dare una mano alla Capitale (come già accaduto in passato) , ma se fanno pure i sostenuti dicendo che loro non hanno problemi allora non vi è necessità dell'Abruzzo, quindi ognuno si tiene i propri rifiuti.