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Pescara, 24/07/2024
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Data: 08/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Oggi l'addio a Becci, uomo del fare

Quando ieri alle tre del pomeriggio Giovanni Legnini, vice presidente del Csm, si è affacciato nella sala Camplone della Camera di commercio, la camera ardente allestita per la salma di Daniele Becci aveva già smaltito un enorme flusso di persone venute a rendere omaggio al presidente, al costruttore, all'amico o anche al rivale. Tutti con la stessa domanda che ronzava nella testa: come si può morire d'infarto all'Utic, unità di terapia intensiva cardiologica al Santo Spirito?
Becci, 63 anni, era stato sottoposto venerdì a una coronarografia che aveva rivelato una situazione nel complesso seria. E' stato dimesso con l'ordine di stare a riposo: lunedì, cioè oggi, sarebbe stata avviata la procedura per un intervento chirurgico da eseguire a Bologna dopo il 19 gennaio - cioè dopo la nomina della giunta e del vice presidente -, operazione che Becci aveva rinviato per poter concludere le elezioni per la presidenza della Camera di commercio Chieti Pescara.
Al mattino dell'Epifania, sotto la doccia, è stato colto da fibrillazioni e stavolta all'ospedale è arrivato in ambulanza: è stato stabilizzato e tenuto sotto osservazione, poi in serata la crisi improvvisa che non gli ha dato scampo. «Fosse stato portato a Chieti o a Teramo per un intervento d'urgenza, forse si sarebbe salvato» è l'ipotesi passata ieri di bocca in bocca. All'Utic assicurano d'aver fatto il possibile per strapparlo alla morte. Invano.
Sindaci pescaresi e chietini, il gotha dell'imprenditoria, associazioni di categoria: tutti si sono stretti alla famiglia dello scomparso, alla moglie Francesca, ai fratelli Andrea e Stefano, ai giovani figli Arianna e Alessandro coccolati ieri dagli amici che mai li hanno lasciati soli. E c'erano i dipendenti che con Becci hanno condiviso il lavoro di otto anni e mezzo. Sgomenti i ragazzi del Bar della Borsa che Daniele andava a salutare ogni mattina per il rito del caffè.
ESEQUIE ALLE 15Una gran folla oggi si ritroverà alle 15 nella chiesa di Sant'Antonio per l'ultimo saluto a un uomo che ha saputo interpretare al meglio il ruolo di presidente della Camera di commercio, sempre nell'interesse di Pescara e del territorio, un uomo del fare animato da una chiara visione del futuro e che poco digeriva le chiacchiere della politica. Anche per questo il 29 dicembre era stato eletto alla guida dell'unificata Camera di Chieti Pescara. «Al funerale noi sindaci indosseremo la fascia tricolore e porteremo i gonfaloni» ha detto Giorgio De Luca, sindaco di Manoppello.
IL MESTO CORTEOIeri, tra gli altri, hanno reso omaggio alla salma il governatore D'Alfonso, il presidente di Confindustria Zecca e il direttore Di Giosaffatte, il presidente del consiglio regionale Di Pangrazio, i consiglieri regionali Febbo e Sospiri; fra i tanti sindaci anche Di Primio, Maragno e Alessandrini; gli onorevoli Castricone, Di Stefano e Razzi, il consigliere pescarese Testa. Angelucci, Marramiero, Verna, Pierangeli, Masci, il prefetto vicario Torlontano, l'ex presidente camerale di Chieti Di Vincenzo, il manager della Asl Mancini, Di Matteo. I professionisti e amici che più hanno seguito e sostenuto Becci: Di Baldassarre, Olivieri, Della Rocca, Antonelli, D'Intino, Mattioli. Ed ancora Santori, Fava, Taucci e Giampietro, Salce, Russo, l'ex governatore Chiodi, il comandante della Capitaneria Moretti, Tomei, Girolimetti, Landini, Delfino.

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