«Daniele Becci aveva un grande sogno: voleva che ci fossero tutto l’anno i collegamenti tra Pescara e la Croazia, non solo d’estate. Abbiamo lavorato a lungo su questo progetto». Lo rivela Raffaele Aiello, presidente e amministratore delegato della Snav, società di collegamenti marittimi, nel ricordare «con profondo dolore» la figura dello scomparso presidente «gentiluomo» della Camera di commercio di Chieti-Pescara. L’eco della sua morte «è ricordata con commozione anche a Napoli», prosegue Aiello, «è scomparso un amico, un uomo che faceva tutto con grande entusiasmo, ci chiamava continuamente per il da farsi. Ci diceva: portiamo al Ministero i vostri problemi. Credeva molto nel rilancio dell’area portuale, era preoccupato per il dragaggio e voleva a tutti i costi potenziare la linea di collegamento dei traghetti Pescara-Croazia». E poi, in una nota, il comandante della compagnia di navigazione partenopea, esprime ancora il suo profondo rammarico: «Con Becci ho avuto un rapporto di grande cordialità che ha favorito il comune progetto di continuare negli ultimi anni la linea tra Pescara e la Croazia. La passione, l’entusiasmo, la correttezza del presidente Becci, oltre al suo spiccato pragmatismo, hanno sempre dato un forte contribuito alla conclusione degli accordi. Per Snav e per me, che mi onoro di essere stato suo amico, la notizia della scomparsa è un grande dolore». Nel necrologio, la Snav ricorderà Becci come «un gentiluomo», la cui «lunga opera di imprenditore illuminato e corretto nell'esclusivo interesse della Camera di Commercio» ha dato «un decisivo impulso allo sviluppo economico della città di Pescara e dell’intero Abruzzo». E attraverso il direttore del porto turistico Bruno Santori, Luciano Serra ha inviato il cordoglio del direttivo di Assonar: «La scomparsa di Daniele Becci rappresenta una perdita professionale rilevante per il mondo della nautica e per il contributo che portava avanti all’interno del mondo camerale; penso anche al vuoto che ha lasciato nel Marina di Pescara come punto di riferimento».