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Data: 10/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Caro pedaggi - Aumenti da bloccare, il gestore dice no. «La concessionaria di A24 e A25 non è disposta ad accogliere soluzioni che scaricano di nuovo sulla società l'onere delle tariffe». E per i sindaci la lotta continua. Delrio, D'Alfonso e Zingaretti: sconti del 20% e fondi pubblici. Ma Strada dei Parchi deve sospendere il caro-pedaggi

PESCARA «La concessionaria di A24 e A25 non è disposta ad accogliere soluzioni che scaricano di nuovo sulla società l'onere delle tariffe». La doccia fredda che spegne gli entusiasmi arriva alle 21, dopo l'incontro a Roma sul caro-pedaggio. Strada dei Parchi non ci sta a sospendere, a proprie spese, gli aumenti della tariffe. Così gli è stato chiesto di fare in cambio dell'approvazione del nuoco Piano economico finanziario che la stessa attende da quattro anni. Un do ut des di fronte al quale il gestore di A24 e A25 pare aver chiuso le porte, salvo chiarimenti attesi per oggi.Il vertice al ministero era finito con quattro proposte: sconti fino al 20 per cento per i pendolari, coperti economicamente dallo Stato e dalle Regioni Lazio e Abruzzo; un nuovo Piano economico finanziario che, con una contribuzione pubblica per la messa in sicurezza, permetta per i prossimi 5 anni di calmierare le tariffe; possibili interventi normativi europei per sopportare gli enormi costi di manutenzione delle due tratte autostradali. E, quindi, l'appello al gestore di sospendere gli aumenti del primo gennaio del 12,89 per cento, aumenti peraltro decisi con decreto, indipendentemente dalla volontà della concessionaria. Prima della presa di posizione di Strada dei Parchi sembrava davvero una fumata bianca. Un buon risultato dell'incontro al Mit tra il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, i governatori Luciano D'Alfonso e Nicola Zingaretti, i consiglieri regionali Pd, Pierpaolo Pietrucci e Camillo D'Alessandro, e una delegazione di sindaci guidati dal primo cittadino di Aielli, Enzo Di Natale. Strada dei Parchi, nei giorni scorsi, aveva spiegato che l'aumento era dovuto «al blocco delle tariffe imposto negli ultimi tre anni dal ministero, e alla mancata approvazione del nuovo Piano economico finanziario». Gli incrementi, ha invece riconosciuto Delrio, sono stati autorizzati sulla base di «sentenze giudiziarie, ricorsi vinti, ma abbiamo chiarissimo che vanno in tutti i modi calmierati».Da qui l'accordo di ieri con le Regioni per proporre alla concessionaria gli sconti tramite Telepass, che potrebbero essere operativi - è stato spiegato - già in tempi brevi dopo aver affrontato alcune questioni tecniche. Ma soprattutto c'è la prospettiva del Piano economico finanziario: «Il Mit», ha aggiunto Delrio, «sta lavorando al nuovo Pef che deve cercare di mantenere le tariffe entro incrementi mai superiori al 4 per cento. Visto l'alto rischio sismico dell'autostrada chiederemo di inserire un contributo statale che così possa contenere gli aumenti, evitando di pesare sulle tasche dei pendolari». Un'apertura con un invito a un tavolo. Ma poi, al messaggio arrivato dal ministero: la concessionaria sospenda gli aumenti, la risposta è stata secca: «In attesa di conoscere ufficialmente l'orientamento emerso nell'incontro, il concessionario ribadisce la sua posizione: la società Strada dei Parchi da sempre si dice pronta ad affrontare il tema delle tariffe in una logica strutturale. Tanto da aver avanzato diverse proposte di Piano economico finanziario capaci di tenere sotto controllo proprio l'incremento tariffario. Proposte», sottolinea il gestore, «che finora non hanno incontrato il favore del ministero. La concessionaria di A24 e A25, comunque, non è disposta ad accogliere soluzioni che scaricano di nuovo sulla società l'onere delle tariffe». Tutto da rifare?

E per i sindaci la lotta continua. Di Natale: «Aspettiamo atti concreti». Tensioni con CasaPound
sessanta fasce tricolori a roma

ROMACentomila firme raccolte e un documento sottoscritto a Carsoli sono stati il lasciapassare dei sette sindaci che si sono seduti allo stesso tavolo del ministro Graziano Delrio. Davanti alla sede degli uffici del governo altri sessanta primi cittadini, arrivati col loro carico di rabbia soprattutto dalla Marsica, dall'Aquilano e dalla Valle dell'Aniene, oltre ai rappresentanti delle Regioni Abruzzo e Lazio. Fasce tricolori indossate nel corso di un sit in che ha riservato qualche momento di tensione solo all'arrivo di una ventina di simpatizzanti di CasaPound.«Esprimiamo una parziale soddisfazione per gli impegni assunti dal ministro», sottolinea Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, «abbiamo consegnato il documento sottoscritto dai sindaci a Carsoli, documento che contiene, come richiesta principale, la sospensione dell'aumento del pedaggio e l'avvio di un tavolo istituzionale per una soluzione strutturale che possa favorire gli investimenti e abbattere il costo del pedaggio. Il ministro convocherà immediatamente il concessionario Strada dei Parchi per avanzare formalmente la richiesta di sospensione del rincaro subordinata alla condivisione di un nuovo piano di lavori autorizzati».I sindaci hanno deciso di mantenere la mobilizzazione. «Fino alla concretizzazione delle proposte emerse dall'incontro, con particolare riferimento alla sospensione degli aumenti», chiarisce Di Natale.Per Tonino Mostacci, sindaco di Collarmele, resta «un po' di preoccupazione perché la vicenda è complicata». Sui tempi si chiede chiarezza. «Senza indugi si deve chiedere subito la sospensione», riprende Mostacci, «manteniamo alta la mobilitazione e domani (oggi per chi legge, ndr) ci rincontreremo per fare il punto della situazione e capire quali altre azioni intraprendere a breve». Anche Maurizio Di Nicola, consigliere regionale, è cauto: «L'apertura del tavolo è positiva, ma per una specifica soddisfazione rimandiamo all'esito della trattativa, appena iniziata. Mi auguro che Strada dei Parchi faccia un gesto distensivo e sospenda fin da subito gli aumenti, per dar modo di ragionare. L'aumento può essere anche corretto, ma eticamente è insostenibile per l'impatto che ha sulle famiglie». Settimio Santilli, sindaco di Celano, è «soddisfatto in parte». «Il confronto avviato è già un risultato», commenta Santilli, «adesso va istituito un tavolo permanente e visto che parliamo col ministero dei Trasporti possiamo ipotizzare di alzare l'asticella: il prossimo passo è l'adeguamento della linea ferrovia, attualmente da Terzo mondo».

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