ROMA Stop alla stangata sulla Roma-L'Aquila (A24) e sulla Roma-Pescara (A25) e, in prospettiva, revisione delle tariffe della Strada dei Parchi che non potranno aumentare più del 4% annuo. Ad annunciare le novità, dopo le roventi polemiche di questi giorni, è stato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio al termine dell'incontro con Nicola Zingaretti e Luciano D'Alfonso, rispettivamente presidenti della Regione Lazio e Abruzzo. Come anticipato dal Messaggero, arriverà la tanto attesa riduzione dopo il maxi rincaro del 12,8% scattato a gennaio. Uno sconto del 20% per i pendolari che potranno usufruire di questa facilitazione con modalità tecniche che verranno definite nei prossimi giorni. Lo sconto dovrebbe scattare grazie al rilevamento del Telepass e, il condizionale è d'obbligo, potrebbe essere anche retroattivo. Presto si terranno gli incontri con la concessionaria per mettere a punto il pacchetto di misure.
LE MODALITÀ
I costi dell'operazione, voluta da Delrio, saranno coperti da risorse regionali (fondi che arriveranno da Lazio e Abruzzo) e nazionali, ovvero dal ministero dei Trasporti. Sostanzialmente riscritta - ed è un fatto rilevante perchè non era mai accaduto prima - anche la convenzione, ovvero il piano economico finanzario, con la Strada dei Parchi, con l'obiettivo dichiarato di calmierare le tariffe in maniera stabile e strutturale. E questo grazie ad una contribuzione pubblica per la messa in sicurezza della infrastruttura, come noto a rischio sismico. La revisione della convenzione (che ha una durata di 28 anni) è legata al fatto che tutti gli anni, vista la particolarità di questa autostrada di montagna, sarebbero potuti scattare aumenti rilevanti dei pedaggi. Da qui la decisione, anche in virtù di una serie di norme europee, di fissare un tetto per evitare stangate a ripetizione. Al termine del summit lo stesso Delrio avrebbe auspicato una sorta di nazionalizzazione della autostrada.
«Con i due presidenti di Regione - ha spiegato il ministro - e sulla base anche delle loro proposte, abbiamo analizzato come impedire che questa autostrada possa continuare ad incrementare le tariffe, in maniera cosí, come riconosciuto dal contratto di concessione, evidente, visto che ha un'utenza piuttosto bassa e quindi tutto l'incremento si scarica su pochissimi utenti». Il secondo punto riguarda il nuovo piano economico finanziario che «deve cercare di ammortizzare la remunerazione degli investimenti e allo stesso tempo deve cercare di mantenere le tariffe entro incrementi tariffari contenuti, cioè l'inflazione più un minimo di riconoscimento, che vuol dire non superiore mai al 4%». Questo nuovo piano - ha aggiunto - che noi stiamo discutendo con Bruxelles da un anno e mezzo, è un piano che prevede la messa in sicurezza totale dell'autostrada, perché è un'autostrada ad altissimo rischio sismico: e quindi che prevede una contribuzione pubblica degli investimenti eseguiti, per evitare che questi investimenti si scaricano sulle tariffe. Zingaretti e D'Alfonso hanno ichiesto alla concessionaria di sospendere gli aumenti e avviare una trattaiva». La Strada dei Parchi si è detta disponibile ad aprire il confronto.