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Data: 10/01/2018
Testata giornalistica: Mapero'
Marinella contro Pennellone

La rosa è pronta, ma le spine pungono al cuore Liberi e uguali che ieri sera ha riunito gli organismi regionali per mettere a punto le candidature da inviare a Roma. Così, alla rinfusa: poi la scelta e soprattutto la posizione nelle liste toccheranno a Grasso.
Alla fine della fiera la contesa per l’unico posto appetibile, cioè il proporzionale della Camera, è tra l’assessore regionale Marinella Sclocco e l’onnipresente Gianni Melilla. Del Senato a quanto pare neppure si discute: se Liberi e uguali ha una speranza, abbastanza concreta, di conquistare un seggio, quello sarà alla Camera.

Dovrebbe spuntarla Marinella, sia per il seguito che ha sulle politiche sociali sia perché tutto sommato e nonostante l’antica militanza nel Pd, ha un’immagine fresca e spendibile. Meno accreditato Melilla, che è passato per tutte le declinazioni del Pci e ha poi cambiato vari partiti e appartenenze rimanendo però sempre ben allineato a D’Alfonso & c, e in queste ore a quanto pare particolarmente inviso ai vertici del partito a Roma: contro di lui pesa anche l’aver a lungo flirtato con Pisapia e orientato a lungo per una lista di sostegno al Pd prima di buttarsi con Liberi e uguali. Insomma, non proprio una scelta ispirata da ideali. La base abruzzese quindi tifa abbastanza compatta per Marinella.
Per lei in ogni caso si dovrà chiedere una deroga perché il regolamento di Leu esclude le candidature per i sindaci, i parlamentari che abbiano fatto già due legislature e per i consiglieri regionali.

Gli altri nomi approvati ieri nel corso della riunione, ed espressione dei territori, sono abbastanza conosciuti: c’è Daniela Santroni, Ivano Martelli, il sottosegretario regionale Mario Mazzocca, Melilla, Carlo Gaspari, l’ex assessore della giunta Del Turco Franco Caramanico, Paola Cianci, Francesco Mastromauro sindaco di Giulianova, l’ex dirigente regionale al Bilancio e consigliere comunale di Roseto Rosaria Ciancaione, Andrea Cori, Stefano Alessiani, Fabio Ranieri, Luigi Fabiani, l’ex consigliere regionale cinquestelle Leandro Bracco.

ps: ma la partita se la giocheranno Sclocco e Melilla. Le quotazioni della base sono tutte per Marinella, che ha lasciato il Pd e abbracciato la causa di Articolo uno poi diventato Liberi e uguali subito, senza esitazioni. Ma Pennellone, come lo chiamano in Abruzzo, non molla la presa e le sue carte se le sta giocando tutte a Roma. Non è uno scontro da poco: e Leu, se sbaglia carta, rischia di giocarsi il seggio.

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