PESCARA La città continua ad essere assediata dallo smog. Ora sono saliti a 6, su un totale di 9, i giorni dall'inizio dell'anno in cui le polveri sottili hanno superato di gran lunga i limiti fissati dalla legge per la sicurezza della popolazione. E ieri il sindaco Marco Alessandrini ha deciso di intervenire. Ha convocato i suoi colleghi di Montesilvano, Spoltore, Francavilla e San Giovanni ad una riunione che si terrà lunedì prossimo, alle 16, al Comune di Pescara. Si parlerà del problema inquinamento e delle possibili soluzioni da adottare per migliorare la qualità dell'aria.L'obiettivo di Alessandrini è quello di coinvolgere nelle scelte i Comuni limitrofi della cosiddetta area vasta. «Dobbiamo cercare di immaginare insieme delle politiche per la lotta all'inquinamento», ha detto il sindaco martedì scorso, quando ha preannunciato la convocazione di questo vertice, «i problemi dello smog, del resto, non interessano solo Pescara».In effetti, in base ai dati forniti dall'Arta, emerge che anche la centralina di rilevamento della qualità dell'aria di Montesilvano ha fatto registrare dall'inizio dell'anno 2 superamenti del Pm10, cioè delle polveri sottili con dimensioni inferiori a 10 micron.Ma è difficile azzardare previsioni su quali misure potranno essere decise lunedì prossimo durante il vertice tra i sindaci. Martedì scorso, Alessandrini ha detto no al piano contenente alcune proposte anti-smog che i suoi assessori all'ambiente, al traffico e alla sanità, Simona Di Carlo, Stefano Civitarese e Antonella Allegrino, hanno stilato domenica scorsa in una riunione convocata d'urgenza dopo l'ennesimo superamento dei limiti delle polveri sottili. Quel piano, finito subito in archivio, prevede il ritorno delle domeniche ecologiche, con il blocco del traffico in tutta la città o, in alternativa, la chiusura di Pescara alle auto dal sabato pomeriggio e fino alle domenica.Alessandrini ha, per ora, escluso il ricorso alle domeniche a piedi e ad eventuali divieti di circolazione. Ma non è detto che poi non si arrivi ad organizzare domeniche senz'auto, o blocchi parziali dei veicoli, su tutto il territorio dei cinque Comuni. Il primo cittadino, comunque, continua a sostenere che a Pescara non è ancora allarme. Le centraline dell'Arta, tuttavia, continuano a segnalare superamenti dei limiti dalla vigilia di Natale. La situazione è addirittura peggiorata con l'inizio del nuovo anno. Ci sono stati giorni in cui i valori delle polveri sottili sono schizzati a livelli record. E l'allarme non riguarda solo il Pm10, ma anche il Pm2,5, cioè con dimensioni inferiori a 2,5 micron, più pericoloso per la salute umana in quanto è facilmente inalabile.Tra l'altro, l'aria non accenna a migliorare, come confermano gli ultimi dati resi noti dall'Arta, quelli di martedì scorso. Nella zona del teatro D'Annunzio, a Porta Nuova, la stazione di rilevamento dell'aria ha segnalato ben 65 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite massimo di 50 fissato dalla legge per la sicurezza della popolazione. Stesso valore è stato registrato nella centralissima via Firenze, per giunta nel tratto chiuso al traffico. Il dato della periferica via Sacco, solitamente quello più elevato di tutti, non è stato invece reso noto. Valori altissimi sono stati indicati anche lunedì da tutte e tre le centraline. Mentre domenica, è stato toccato il record di 90 microgrammi in via Sacco.
Fiorilli: «Sfiduciati i tre assessori del piano antismog»
PESCARA«Suona come una sfiducia a tutti gli effetti nei confronti di tre assessori comunali la posizione di inerzia pervicacemente difesa dal sindaco Marco Alessandrini che, dinanzi alla spaventosa impennata dei valori delle polveri sottili a Pescara, ha semplicemente deciso di non adottare alcuna iniziativa». È quanto sostiene l'ex vice sindaco della passata giunta di centrodestra Berardino Fiorilli, ora esponente dell'associazione Pescara mi piace.«Ben tre assessori, Simona Di Carlo, Stefano Civitarese e Antonella Allegrino», ricorda Fiorilli, «gli hanno chiesto di disporre il blocco del traffico per tentare di tamponare la gravità della situazione e lui ha semplicemente negato tale possibilità, di fatto avocando a sé le deleghe dei suoi assessori il cui operato, a questo punto, vale meno di zero». «Francamente», afferma ancora, «ritengo che, a fronte di tale decisione, i tre assessori dovrebbero prendere atto del proprio ruolo di prendipolvere in seno alla giunta e dovrebbero rassegnare le proprie dimissioni. Dall'altro lato, non potendo condividere la posizione del sindaco Alessandrini, l'associazione Pescara mi piace scriverà direttamente alla Asl e all'Istituto superiore di sanità, ai quali trasmetteremo i dati dei superamenti registrati nell'ultimo periodo, chiedendo lumi circa le iniziative da intraprendere in tali circostanze, sollecitando una sorta di commissariamento del sindaco a tutela della salute dei cittadini».