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Pescara, 24/07/2024
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Data: 13/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sciopero, città bloccata chiuse le metro A e B «Fermo un autista su 4»

Il secondo venerdì dell'anno ha tenuto a battesimo il primo sciopero dei mezzi del 2018: testimoni del consumato sacramento laico la rabbia dei viaggiatori e il traffico. L'anno, insomma, è ricominciato nel segno dei disagi nel già devastato mondo Atac e si conferma una sorta di delegittimazione dei sindacati tradizionali. Nonostante l'agitazione sia stata indetta dai micro-sindacati Orsa, Faisa Confail e Usb, infatti, l'astensione alle 10.30 era del 23%. Nell'ultimo sciopero del 2017 a novembre, il diciottesimo, sempre proclamato da piccole corporazioni, l'adesione fu del 27%.
In ballo, dopotutto, ieri per i sindacati c'era la contestazione delle «scelte scellerate dell'amministrazione comunale sul concordato», la strada scelta per cercare di salvare la municipalizzata che ha un debito record da 1,3 miliardi di euro. E nel 2017 gli scioperi si sono fermati a quota 18 solo perché tutti gli scioperi proclamati successivamente sono stati oggetto di rinvio o di precettazione da parte dell'Autorità di garanzia per gli scioperi in collaborazione con la Prefettura. Sindacati minori in agitazione, un autista su quattro in sciopero ed è stato il caos: chiuse le metro A e B, la Roma-Lido, bus inesistenti, corse a singhiozzo sulla Termini-Centocelle. Ressa sulle banchine della metro prima delle 8,30, orario che ha dato il via allo sciopero di 24 ore.
I DISAGI
Pausa dalle 17 alle 20.30 con le stazioni che hanno riaperto i cancelli (non è stato un regalo ai romani, ma la legge impone la cosiddetta fascia di garanzia) , e poi ancora, fino alla fine del servizio ancora disagi, un termine che forse non riesce bene a esprimere la rabbia, la sgobbata e l'avvilimento di chi ieri ha tentato di muoversi da un punto all'altra della città.
«Ho aspettato l'85 per oltre mezz'ora poi ho deciso di andare a piedi fino a via Merulana» raccontava ieri un'impiegata che doveva raggiungere l'ufficio nel Rione Monti. Pressati dentro i pochi bus a disposizione, mentre le porte dei mezzi che si aprivano alle fermate di Appia, ad esempio, mostravano mostruosi muri umani. Lo sciopero di 24 ore ha provocato ancora una volta disagi record al traffico. Per cercare di ridurre i disagi il Campidoglio ha aperto le Zone a traffico limitato in Centro. Risultato: piazzale Flaminio, Muro Torto, piazza della Repubblica, piazza Vittorio bloccati. Scorgendo ieri pomeriggio una mappa interattiva del traffico in diretta a Roma, non c'era un quadrante rimasto immune dagli incolonnamenti. Ponte Vittorio Emanuele II in direzione Ponte Flaminio, via Ostiense, l'Appia Pignatelli, via Candia a Prati e poi ancora via Tiburtina, l'Aurelia e Boccea. Traffico, ma anche taxi introvabili e sono scoppiate le proteste dei viaggiatori.
PROTESTE
«Alla stazione di Piramide nessuno ha avvertito che alle 8,30 iniziava lo sciopero - raccontava ieri Mario - ho fatto il biglietto e ho atteso oltre un'ora». Ieri c'è stato qualcuno che ha optato per il treno regionale nel tentativo di superare i disagi. E c'è stata quasi commozione e lacrime nei viaggiatori abituati ai disastrosi disagi di metro e bus quando sul treno delle 14.12 diretto a Termini dalla stazione Tuscolana dall'alto parlante ci si scusava per i «quattro minuti di ritardo». Tanti ieri gli sfoghi sui social: «Oggi basta una sigla minore che incrocia le braccia e si chiude tutto. In passato dirigenti e funzionari andavano a guidare». E anche quando non c'è lo sciopero la situazione non è affatto rosea. Nel mese di novembre, secondo dati Atac, il confronto tra servizio programmato e reso nel mese è preoccupante: -14,42% per bus e tram, - 16,44% per le metro A e B.

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