FRANCAVILLA «Vedremo insieme cosa ci riserverà il futuro. Per ora, con orgoglio, continuerò ad essere il sindaco di Francavilla». Con queste parole Antonio Luciani ha concluso ieri pomeriggio un post pubblicato su Facebook che di fatto chiude, almeno per ora, quella fase di riflessione, da lui stesso annunciata il giorno prima. Si era preso del tempo per capire se dimettersi entro il 24 febbraio e lanciarsi nella corsa a governatore, o se attendere le elezioni politiche e la scelta che farà, tra Senato e Regione, Luciano D'Alfonso. «Non sono un politico e forse non lo sarò mai», scrive il primo cittadino, «ho riflettuto molto in queste ore. E la prima cosa che mi viene in mente è questa. Non faccio calcoli, non ne ho mai fatti, mi sono sempre mosso basandomi sul mio istinto. Da quando è iniziato il mio impegno pubblico ho dato tanto, veramente tanto. Ma ho ricevuto di più. E non di certo in termini economici o in beni materiali. Poi ci sono i progetti avviati per continuare a far crescere la nostra città, le sfide da affrontare, i problemi complicatissimi da risolvere. Il mio senso di responsabilità mi impedisce di mandare tutto all'aria». «Anzi», prosegue, «chiedo umilmente scusa per il fatto di averci pensato, sebbene in vista per un obiettivo più grande che avrebbe rappresentato una svolta sul territorio. Questa esperienza, come tutte le esperienze mi ha però insegnato qualcosa. Bisogna subito lavorare per il futuro. Io non ci sarò per sempre, giustamente il mio mandato scadrà. C'è la necessità di costruire sugli uomini e sulle donne ai quali verrà passato il testimone. Che dovranno accettare con il sorriso oneri e non onori, sacrifici, privazioni. Non ho mai creduto ai simboli in quanto tali, ma solo nelle persone. E Francavilla merita persone brave, oneste e competenti». A far tornare sui suoi passi Luciani, ci sarebbe anche il fatto che il Pd pare non abbia preso bene le parole del sindaco nei confronti del partito e del segretario regionale Marco Rapino. E poi i tanti consigli ricevuti e i confronti, come quello con la sua maggioranza. «Prendo atto della decisione del sindaco», dice Livio Sarchese del Movimento 5 Stelle, «voglio solo fare una piccola annotazione su quella frase che Luciani ama ripetere spesso, anche in consiglio comunale ("Non ho mai creduto ai simboli in quanto tali ma solo nelle persone"): Francavilla è una città meravigliosa, è anche la mia città e quella di altre migliaia di cittadini che non hanno votato per l'attuale sindaco». «Ebbene», sottolinea, «se è vero ciò che egli dice, mi auguro di non dovermi ancora imbattere in valutazioni sulle istanze del M5S che prescindano dal merito delle questioni proposte, per scendere sul terreno squisitamente politico. Non si respingono le istanze, né le si lasciano a marcire nei cassetti delle commissioni deputate a istruirle, solo perché provengono da una forza avversa a quella che occupa i banchi della maggioranza. Questa è politica spicciola, che non deve minare il sano e proficuo lavoro nell'interesse della comunità. E ora occupiamoci delle persone e dei loro problemi».