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Data: 13/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berlusconi: ci sono i numeri per poter governare da soli

ROMA «I numeri per governare da soli li avremo e il centrodestra non avrà bisogno di nessun accordo post-elettorale con la sinistra». Silvio Berlusconi è il primo ospite della nuova trasmissione Kronos, su Rai2, condotta dalla coppia Annalisa Bruchi-Giancarlo Loquenzi, e racconta tra l'altro di essere abituato a stare sotto assedio. Si diffonde sui temi della campagna elettorale ma insiste anche, ancora una volta, sui «colpi di Stato» di cui è stato vittima. «Sono stati cinque contro di me - racconta il leader di Forza Italia - in questi vent'anni. Basti a pensare a che cosa mi ha fatto il presidente Napolitano, usando Gianfranco Fini. E in definitiva posso dire che solo grazie a un miracolo io sia ancora qui, e abbia superato tutti questi tentativi di eliminarmi».
ANTI-DEMOCRAZIA
E ancora: «Il voto del 4 marzo serve anche a questo scopo: riconsegnare l'Italia alla vera democrazia. In questi anni la democrazia è stata violata. Si sono inventati di tutto. Compresa, nel 2011, la cosiddetta rivoluzione degli spread. Fu un modo per impormi le dimissioni». Spazia tra passato e presente l'ex premier. Quanto al programma elettorale di Forza Italia, insiste sul reparto tasse. Fa un elogio sperticato della Flat Tax. «In Russia sta funzionando benissimo - spiega - e grazie all'abbassamento delle aliquote sono aumentate del 40 per cento le entrate per l'Erario». E ancora: «Non è una tassa a favore dei ricchi». Di più: «Costa intorno ai 100 miliardi all'anno, ma le coperture ci sono: fino a 140 miliardi all'anno. Ecco «è una misura miracolosa la Flat Tax». Berlusconi ne è entusiasta e «fin dal 94 mi sarebbe piaciuto introdurla. Ne parlavamo con il ministro Martino. Adesso finalmente sono riuscito a convincere tutti». Sulle sorti elettorali del centrodestra, il leader è molto ottimista. Anche perché, spiega, «credo che la coalizione di centrodestra oggi sia assolutamente più forte di quelle precedenti. Stiamo definendo un programma comune».
PAROLE D'ORDINE
Le parole d'ordine di questa battaglia Berlusconi le elenca e la lista comincia così: «Uscire dall'oppressione fiscale», «uscire dall'oppressione burocratica». Poi intervistato in studio da Virman Cusenza, direttore del Messaggero, si sofferma sullo ius soli. Così: «Non è giusto dare la cittadinanza italiana a chi impone il velo, a chi vuole le donne sottomesse, a chi odia gli italiani e disprezza gli ebrei, a chi non apprezza lo Stato laico. Io credo che vada introdotto un esame per vedere chi è degno e chi no di diventare cittadino italiano. Insomma, la legge sullo ius soli va rimandata di qualche anno. Questo è un momento sbagliato per farla». Anche perché aumenterebbe i problemi della sicurezza. Ed ecco l'affondo su Minniti: «Non ha risolto i problemi degli sbarchi. Sono di meno solo perché è inverno». Per la prossima primavera, dopo il passaggio elettorale, l'ex premier esclude un governo con il Pd: «Non ce ne sarà bisogno. Porteremo Forza Italia al 25 per cento, la coalizione al 45 per cento e avremo i numeri, sia alla Camera sia al Senato, per governare da soli».

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