L'AQUILA Ancora una volta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto omaggiare il capoluogo d'Abruzzo con la sua presenza in uno dei luoghi più importanti per l'alto valore scientifico riconosciuto a livello mondiale: i Laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn)sotto il Gran Sasso d'Italia di cui oggi si celebrano i 30 anni della fondazione.
MISURE DI SICUREZZA. Anche stavolta, come al solito, le misure di sicurezza sono imponenti. La polizia, per tutta la giornata di ieri, ha eseguito sopralluoghi e controlli certosini in tutti gli ambienti dei Laboratori di fisica nei quali si articolerà l'importante cerimonia, come pure sulla viabilità di accesso. Anche questa notte la zona sarà ampiamente presidiata dalle forze dell'ordine con il coordinamento della prefettura. Restano segrete, visto che la decisione verrà presa ufficialmente solo oggi come prevede il protocollo, le modalità con le quali il presidente della Repubblica arriverà dal Quirinale all'Aquila: in elicottero o con l'automobile presidenziale. L'arrivo in elicottero, comunque, sembra l'ipotesi più probabile. A scanso di equivoci non ci saranno interruzioni del transito autostradale prima e durante la cerimonia. Che sarà breve e molto protetta dall'esterno: l'accesso alla sala Fermi sarà consentito unicamente dalle 9 alle 9.45.
NIENTE PROTESTA. Proprio nell'ambito delle tematiche riguardanti la sicurezza, la Questura ha vietato, di recente, una protesta pacifica che alcuni ambientalisti avrebbero voluto inscenare all'interno dell'Infn. Si trattava di un presidio di venti cittadini, i quali avrebbero voluto esporre problematiche riguardanti il funzionamento dei Laboratori e la tutela delle falde acquifere. La Questura, negando il permesso, ha proposto come luogo alternativo non già i Laboratori, ma proprio L'Aquila, a 12 chilometri dalla sede dell'evento. Non se ne è fatto nulla e gli stessi ambientalisti, che pure hanno inviato una lettera a Mattarella, hanno rinunciato a presentare un ricorso al Tar per annullare il divieto, non essendovi i tempi tecnici per la valutazione da parte dei magistrati amministrativi.
IL PROGRAMMA. Il programma prevede alle 11, poco dopo l'arrivo del capo dello Stato, il saluto delle autorità e gli interventi delle personalità scientifiche. Si tratta del professor Fernando Ferroni (presidente Infn), del collega Stefano Ragazzi (direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso), del professor Antonino Zichichi e del professor Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica). La presenza dell'89enne scienziato Zichichi è davvero importante ed emblematica: i Laboratori sono nati proprio da un'idea di Zichichi, la loro costruzione ebbe inizio nel 1982 e furono realizzati assieme al traforo autostradale del Gran Sasso. Cinque anni dopo vi si tenne il primo esperimento. La manifestazione dovrebbe concludersi nella tarda mattinata. Non è previsto, almeno nel protocollo, un intervento ufficiale del presidente. E nemmeno, visto anche il luogo dove si svolge la cerimonia, sono previste visite del presidente della Repubblica in altri siti della città. Mattarella, del resto, ancor più degli altri suoi precedessori, si attiene rigidamente al programma previsto dal protocollo e, per solito, evita variazioni sul tema.Ci saranno le più alte autorità civili e militari della nostra regione e, probabilmente, sarà presente anche il vicepresidente del Csm, l'abruzzese Giovanni Legnini, di cui Mattarella è il diretto superiore