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Data: 16/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Mattarella: «Voi siete l'eccellenza d'Italia». Elogio all'Abruzzo del Capo dello Stato alla cerimonia per celebrare l'Infn. «Desideravo da tempo venire in questa realtà che dà prestigio alla nazione». Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso «E noi continueremo a monitorare l'acqua»

L'AQUILA «Desideravo da tempo venire, perché è un punto di eccellenza, il più alto del nostro Paese».Ha esaudito uno dei suoi desideri. Non che avesse bisogno di diventare Presidente della Repubblica per entrare nel "silenzio cosmico" - per dirla alla Antonino Zichichi - dei Laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso, ma il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, spiega perché ha accettato di partecipare alle celebrazioni dei 30 anni di ricerca dei Laboratori.«Una realtà che ho toccato con mano stamattina (ieri, ndr). Per me che ho alle spalle studi umanistici, ho constatato che è un arricchimento per tutta l'umanità, orgoglio e prestigio per l'Italia e tutti gli italiani. Grazie alla Regione, alla Provincia e al Comune, per quanto fanno per questo Laboratorio e l'accoglienza di chi ci lavora».Non ha fatto solo elogi istituzionali, il Presidente Mattarella, nel suo intervento, durato appena cinque minuti (dalle 11.44 alle 11.49): a braccio, senza alcun discorso preparato a tavolino, ha espresso i suoi sentimenti. Un Mattarella anche emozionato, quando il professore Antonino Zichichi, padre dei Laboratori del Gran Sasso, ha ricordato il papà del Capo dello Stato, «Bernardo, che da ministro, nel 1963, firmò l'autorizzazione alla prima scuola di Fisica nucleare in Italia»; e poi il fratello del Presidente, Piersanti (ucciso da Cosa Nostra il 6 gennaio 1980, ndr), «che da governatore della Sicilia fece molto per la scienza».Inizia così la giornata del convegno celebrativo dei Lngs-Infn, alla quale ha presenziato un'altra alta carica dello Stato, il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini. Alle 10.52, dopo la visita di Mattarella ai laboratori sotterranei, c'è il primo momento significativo quando il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni, apre ufficialmente il trentennale e alle sue spalle sul maxi schermo scorrono le immagini del documentario del 1982 del regista aquilano Febo Grimaldi, proprio sull'inizio dei lavori per la costruzione dei Laboratori, dal titolo: "Dal Gran Sasso alle frontiere dell'Infinito", che forse già presagiva l'importanza dei Lngs, rimarcata dal Capo dello Stato.Un'ora intensissima, la prima parte del convegno, con la Sala Fermi gremita di autorità, politiche nazionali, regionali e locali, militari, civili e religiose, scienziati, studiosi e ricercatori, uomini della sicurezza e «tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione di questo evento, che in soli quindici giorni ha dovuto far fronte anche a mettere a punto il rigido protocollo del Quirinale per l'arrivo del Presidente», ricorda Ferroni nel suo intervento di apertura, ripercorrendo la storia dei Laboratori. E l'esperimento principe, il Borexino, che studia la materia e i neutrini solari, generati dal nucleo della stella che ci riscalda e contribuisce al ciclo vitale della terra, dove la temperatura raggiunge i 15 milioni di gradi.Applausi al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, quando nel suo intervento (anche lui a braccio) cita il «padre di questa iniziativa, il professor Zichichi», ricordando anche che «le visite ripetute del Presidente Mattarella sono anche un riconoscimento al lavoro che questa regione sta facendo». Senza dimenticare l'onorevole Remo Gaspari, «che sapeva riconoscere l'importanza della ricerca scientifica».Di seguito il saluto del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che andando controcorrente rispetto al clima di festa, sottolinea i problemi che assillano il capoluogo di regione.Ferroni non dimentica di citare la scienzata Marica Branchesi, docente al Gssi («che seleziona 40 studenti l'anno») e nella top ten mondiale degli scienziati. L'intervento di Zichichi, applauditissimo, ha preceduto quello del Capo dello Stato. Ma oltre a ricordare la scelta del Gran Sasso per il suo "Silenzio Cosmico", lo scienziato siciliano apre un siparietto con Giovanni, un suo assistente, che non riusciva a mandargli le slide così come le citava lo scienziato, 88 anni compiuti lo scorso 15 ottobre, ma brillantissimo e sempre pronto all'ironia e alla battuta. Dopo l'uscita di scena di Mattarella e dei due corazzieri al seguito, il convegno celebrativo è andato avanti con gli interventi, più tecnici, del direttore dei Laboratori, Stefano Ragazzi, e dei professori Marco Pallavicini, Antonio Masiero, la chiusura con il professor Zichichi e la visita alle «Tre Cattedrali» dei Lngs, come li ha definiti Mattarella.


Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso «E noi continueremo a monitorare l'acqua»

L'AQUILA Una cultura «contro la paura». È il messaggio lanciato dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, durante il suo intervento al trentennale dei Laboratori del Gran Sasso dell'Infn. «Non vogliamo che per via delle attività sotto il Gran Sasso, si determini paura, che è il contrario della ricerca e della cultura. Come allora, dobbiamo lavorare gomito a gomito», ha sottolineato D'Alfonso. Il presidente non lo ha nominato, ma il riferimento era alle polemiche seguite all'esperimento Sox, che verrà installato nella struttura, per via dell'uso di materiale radioattivo, che ha suscitato la mobilitazione ambientalista, ma non solo.«Vogliamo uno spazio di monitoraggio - che la Regione con l'Arta sta già facendo - per far sì che l'acqua continui a essere quella donata da Dio, che il trasporto autostradale nulla possa nuocere, che l'attività di ricerca continui come ora per evitare l'intrapresa malvagia di quelli che vogliono spargere paura».«Come presidente della Regione», ha aggiunto D'Alfonso, «vi sarò a fianco, anche dispiegando risorse finanziarie, ma soprattutto garantendo composizione istituzionale che faccia fronte rispetto a chi ha provato a danneggiare e diffondere paura», ha promesso. «Si fa festa per riconoscere il risultato, ma anche raccogliere le energie per rilanciare l'impegno per il futuro», ha concluso D'Alfonso. «Come Abruzzo assumiamo riconoscibilità anche a migliaia di chilometri di distanza. Vogliamo confermare che, oggi come allora, l'Abruzzo è all'altezza di questa sfida». D'Alfonso ha ricordato l'ex ministro democristiano Remo Gaspari. I Laboratori, infatti, sono nati quanto l'onorevole originario di Gissi, deceduto a 90 anni il 19 luglio del 2011, era in auge.Ma nel suo intervento il presidente della Regione ha citato anche un'altra eccellenza d'Abruzzo, nel campo delle arti, lo scultore e pittore di Cappelle sul Tavo, Ettore Spalletti, che da abruzzese ha conquistato le maggiori "piazze" mondiali con le sue opere. E poi ancora un filosofo caro al presidente - che viene citato spesso da D'Alfonso nei suoi discorsi importanti e istituzionali - Emanuele Severino (88 anni), «un filosofo che mi piace molto», ha sottolineato D'Alfonso, parlando del connubio indivisibile tra «Civiltà, Cultura e Natura». Ovviamente facendo riferimento ai Laboratori del Gran Sasso. Concetto ripetuto anche dal Capo dello Stato, subito dopo, con «l'indivisibilità tra Scienza e Cultura».

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