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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Emergenza smog - Intesa tra 6 sindaci per la lotta allo smog. I Comuni della costa e dell'area metropolitana pronti ad affrontare l'emergenza. Allo studio bici in affitto e targhe alterne

PESCARA Niente domeniche ecologiche, almeno per ora. Più probabili invece il bike sharing, il potenziamento del trasporto pubblico ed eventualmente le targhe alterne, ma solo nel caso in cui l'inquinamento dovesse raggiungere livelli pericolosi per la salute umana. Ecco cosa hanno deciso i sei sindaci riuniti ieri per affrontare insieme, per la prima volta, il problema dello smog. Alla riunione, che si è svolta in Comune, erano presenti i primi cittadini di Pescara Marco Alessandrini, Montesilvano Francesco Maragno, Francavilla Antonio Luciani, Spoltore Luciano Di Lorito, San Giovanni Teatino Luciano Marinucci e Città Sant'Angelo Gabriele Florindi. Presenti anche gli assessori all'ambiente Simona Di Carlo e alla mobilità Stefano Civitarese, il responsabile dell'Arta Francesco Chiavaroli, il direttore generale e il capo di Gabinetto del Comune di Pescara Pierluigi Caputi e Fabrizio Paolini.«Dall'incontro», hanno spiegato i primi cittadini in una nota congiunta diffusa dopo il vertice, «è emersa la volontà di costituire un'associazione fra Comuni, ai sensi del Testo unico sugli enti locali, finalizzata ad affrontare tutti gli aspetti, legati sia alla prevenzione, che alla lotta all'inquinamento atmosferico, condividendo politiche di mobilità vasta e ambientali comuni per il breve, medio e lungo periodo». Dunque niente misure immediate, come le domeniche ecologiche proposte dagli assessori Di Carlo e Civitarese, ma solo una convenzione tra Comuni per condividere insieme iniziative da adottare in caso di emergenza. Emergenza che a Pescara è, di fatto, già in atto, visto che dall'inizio dell'anno si sono registrati sei superamenti, su dodici giorni monitorati, del limite di sicurezza delle polveri sottili Pm10. A Montesilvano, invece, gli sforamenti sono stati due. La qualità dell'aria degli altri Comuni non si conosce, perché non hanno le centraline di rilevamento. Sarà, quindi, difficile stabilire quando intervenire con misure di contenimento dello smog, visto che la maggior parte del territorio non è monitorato. Ma i sindaci sono convinti che la costituzione di un tavolo permanente tra Comuni possa essere comunque efficace. «Un tavolo», fanno presente nella nota, «che punta a diventare subito operativo per affrontare la situazione, agendo sia sul fronte strutturale, che emergenziale e che, per la prima volta, riunisce le realtà più importanti del territorio costiero più intensamente interessate da problemi legati al traffico veicolare e su cui insiste una popolazione di oltre 250mila persone». I sindaci torneranno a riunirsi a fine gennaio. «Tra le prime iniziative subito realizzabili», rivelano, «figurano l'avvio di un sistema di bike sharing esteso a tutta l'area metropolitana e la predisposizione, da parte dell'Arta, di un decalogo di misure da adottare nel caso in cui i valori monitorati dovessero richiedere interventi più massicci».Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i presenti per l'esito dell'incontro. «Ho apprezzato lo spirito molto collaborativo dei miei colleghi», ha detto Alessandrini, «mi sembra che si stia intraprendendo la strada giusta, ma ora bisogna proseguire». «Il nostro obiettivo è quello di fare un'associazione tra i Comuni», ha affermato Maragno, «avremo poi un decalogo di buone politiche con soluzioni adottabili in caso di emergenza, con la supervisione dell'Arta». «La costituzione di un tavolo è una scelta proficua», ha precisato Luciani, «alla riunione si è anche discusso di adottare politiche ambientali». «Questa è una straordinaria occasione per mettere insieme sei Comuni», ha fatto presente Di Lorito, «tra le misure da adottare, si ipotizzano le targhe alterne e lo spegnimento dei motori delle auto ai semafori». «Bisogna prevedere un piano della mobilità unitario», ha sottolineato Florindi, «i tecnici ci diranno se adottare le targhe alterne, che creerebbero però dei problemi visto che sul nostro territorio abbiamo l'uscita del casello autostradale». «Dovrebbe essere la Regione ad intervenire per prima», ha osservato Marinucci, «ma oggi al tavolo non era presente».«Tra due settimane», ha concluso Civitarese, «sottoporremo uno schema per il bike sharing sull'intera area metropolitana».

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