Alla fine è andata come doveva andare, come tutti si aspettavano e cioè con il ritiro delle dimissioni in bianco. Perché dopo 19 giorni ufficiali di vacatio e 23 reali, è la stessa sindaca di Sulmona, Annamaria Casini, ad ammettere che «il governo non ci ha neanche risposto informalmente». Che insomma l'azione di protesta è servita solo a fare un po' di chiasso mediatico e niente più. Però la Casini, che ieri ha ufficializzato il suo rientro a Palazzo, non demorde e annuncia che lei la battaglia contro la Snam non la molla e che anzi, dopo una riunione di maggioranza, è pronta a tornare in campo su tre fronti: quello legale, quello politico e quello della mobilitazione. Sul primo versante la prossima settimana ci sarà un incontro tra l'avvocato scelto dal Comune, Alfonso Celotto, e quello della Regione (Vincenzo Cirulli Irelli) per definire la strategia del ricorso al Tar, ma senza il supporto della commissione di tecnici deliberata venerdì scorso perché non si farebbe in tempo.
Dal punto di vista politico si è in attesa dell'impegno preso da D'Alfonso nella mediazione con il governo e in movimento per rafforzare il fronte dei sindaci, indebolito, in verità, dal teatrino delle preghiere e dalla stizzita reazione della stessa Casini alle accuse rivoltele dagli amministratori di centrodestra: «Una grave strumentalizzazione e una scortesia istituzionale». Non meglio va il fronte della mobilitazione, ora che i comitati ce l'hanno con l'amministrazione dopo essere stati cacciati dall'Aula: «Un Consiglio - scrivono i comitati - che aveva come unico obiettivo quello di rilegittimare politicamente la figura del sindaco dopo le dimissioni». E d'altronde i corollari di questo teatrino si consumano anche sulla Casa Santa, l'Asp che ieri ha visto le dimissioni dei consiglieri di amministrazione e del direttore. «Io non ho chiesto la testa di nessuno come contropartita per ritirare le mie dimissioni - smentisce una sua ingerenza il sindaco Casini - certo chiederò un incontro alla presidente Catia Puglielli per capire quali sono le difficoltà che sta attraversando la Casa Santa». Ma è la stessa Puglielli a mettere il dito nella piaga, lì dove il sindaco «non ha ritenuto necessario esprimere un cenno di solidarietà. Auspico inoltre - continua la presidente - che l'assessore alle Aree interne adotti velocemente le determinazioni necessarie a garantire la continuità del servizio», che per quanto la riguarda potrebbero consistere nella nomina, della stessa Puglielli, a commissario dell'Asp. «Io rimango al mio posto- arriva un'altra stoccata alla sindaca- non abbandono la nave nel momento di difficoltà». Terreno fertile per le opposizioni con Sbic e Forza Italia che stigmatizzano la strumentalizzazione della vicenda Snam per «meglio posizionare il gruppo politico».