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Pescara, 24/07/2024
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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto del 4 marzo - M5s vara all’Aurum il suo programma. Ben 5mila delegati pentastellati tra cui Di Maio, Grillo e Casaleggio. Il caso Razzi scuote FI

PESCARA E' qui, nell'antica distilleria dell'Aurum, avvolta nei fumi dell'alcol sino allo scorso secolo e oggi gioiello di rappresentanza istituzionale incastonato nel cuore della pineta dannunziana, che il M5S svelerà il suo programma di governo. L'Abruzzo si ripropone ancora una volta come laboratorio politico nazionale, con il Villaggio Rousseau del movimento di Beppe Grillo che sarà allestito da venerdì prossimo fino a domenica nel vecchio liquorificio disegnato dall'architetto Giovanni Michelucci con lo sguardo sulle dune sabbiose di Pescara Sud. Tre giorni fitti di eventi, che porteranno in Abruzzo circa 5.000 rappresentanti del M5S provenienti da ogni parte d'Italia. Le iscrizioni sulla piattaforma Rousseau sono state bloccate nelle ultime ore a quota 4.500. Di più non sarebbe stato possibile nonostante le capacità ricettive dell'ex Aurum dove sono attesi anche i big dei 5 Stelle: dal vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, indicato come futuro premier dal movimento; allo stesso Beppe Grillo, a Davide Casaleggio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico e decine di parlamentari. Attesi anche tanti sindaci e amministratori, con la probabile presenza di Virginia Raggi che con la Regione Abruzzo sta trattando la difficile partita dei rifiuti di Roma Capitale. Centinaia i giornalisti e gli operatori tv, anche stranieri, in lista per gli accreditamenti. Una convention in grande stile degna delle presidenziali americane, sotto la regia della pescarese Enrica Sabatini, consigliere comunale di opposizione, già candidata a sindaco alle amministrative del 2014 vinte da Marco Alessandrini e oggi coordinatrice nazionale della Piattaforma Rousseau del M5S, dove affluiscono le idee e i contributi per la formazione del programma di governo.
IL PROGRAMMA Un programma di cui Luigi Di Maio anticipa di tanto in tanto qualche pillola (l'ultima la battaglia contro i vaccini obbligatori) ma che proprio nella tre giorni di Pescara sarà messo definitivamente a punto attraverso cinque spazi tematici. Il primo, quello orientato alla stesura del programma di governo, sarà a sua volta suddiviso in otto sezioni con i referenti del movimento impegnati ad illustrare le varie proposte su: Ambiente, Agricoltura e Salute, Animali, Digitalizzazione, Trasporti e Telecomunicazioni; Giustizia, Banche e Fisco; Sviluppo economico, Energia e Lavoro; Difesa, Sicurezza e Affari costituzionali; Scuola, Università e Ricerca, Editoria, Beni culturali, Sport e Turismo, Immigrazione e Esteri. Ogni sessione, come viene spiegato sul blog di Beppe Grillo, avrà la durata di 90 minuti, con la possibilità per gli iscritti di intervenire con osservazioni e richieste di chiarimenti. Previsto anche uno spazio Open Comuni riservato ai sindaci e agli amministratori del movimento. Durante la tre giorni si farà il punto sui corsi di formazione, un'occasione per affrontare altri temi caldi del territorio che vedono impegnati gli amministratori locali: rifiuti, partecipazione, bilanci, appalti, accessi agli atti, esposti. Nel programma del Villaggio Rousseau non c'è, ma la presenza di tanti big del M5S, a partire da quella del designato premier Luigi Di Maio (da ricordare che con la nuova legge elettorale l'incarico per Palazzo Chigi sarà conferito dal presidente Mattarella), l'evento di Pescara sarà anche l'occasione per affrontare il tema delle possibili alleanze di governo.
La prossima sarà comunque una settimana decisiva per tutti in vista della ufficializzazione delle liste elettorali. Il coordinatore regionale del Pd, Marco Rapino, ha chiesto ai quattro segretari provinciali di presentare le rispettive proposte di candidature entro il 31 gennaio, con una raccomandazione: gettare lo sguardo nel campo aperto della società civile per non restare troppo prigionieri degli apparati di partito. Esercizio più che altro accademico che rischia di restare tale viste le enormi difficoltà incontrate dal Pd per mettere d'accordo quelli che fanno già parte del cerchio magico, a partire dai parlamentari uscenti. Idem nel centrodestra, dove Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e centristi continuano a lavorare di gomma e di matita per allestire la rosa dei candidati. In Forza Italia un po' tutti sono impegnati a sbarrare il passo alla ricandidatura di Antonio Razzi, un veto che sarebbe stato già fatto arrivare sui tavoli romani con tanto di petizione scritta. Nel Pd, alla grana Di Matteo potrebbe aggiungersi quella di Carlo Costantini, ex Italia dei Valori, la cui ipotesi di candidatura nel cartello del centrosinistra sta già creando non poche fibrillazioni. Poi c'è il nuovo partito di Piero Grasso, Liberi e Uguali, dove Gianni Melilla non sembra incontrare particolari resistenze alla sua riproposizione per un seggio in Parlamento. Intanto occhi puntati sul Villaggio Rousseau, che aprirà i battenti alle 10,30 di venerdì 19 per chiudere alle 17,30 di domenica 21. Per tutti il vero avversario da battere sarà racchiuso lì, nella suggestiva cornice dell'Aurum, dove si sveleranno le carte per proporsi come forza di governo.

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