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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Anatra zoppa: riconteggio caos percorso in salita a L'Aquila

Si allungano i tempi per il ricorso elettorale sull'anatra zoppa. Il prefetto impegnato nel riconteggio chiederà con estrema probabilità una proroga al Tar per l'ultimazione della valutazione di tutte le sezioni oggetto del ricorso. Gli incontri infatti sono calendarizzati fino alla fine di marzo, invece il Tar concedeva tempo fino al 5 febbraio per la conclusione delle verifiche. Conseguentemente anche l'udienza dinanzi ai giudici amministrativi, fissata per il 7 marzo, dovrebbe subire un rinvio. Dopo tre sezioni verificate il centrosinistra ha conquistato 15 voti, mancano dunque 26 voti all'appello per arrivare a totalizzare i 41 voti mancanti al centrosinistra per superare il 50% delle preferenze. Il resto della coalizione al momento sta a guardare, il centrodestra ha stabilito di non presentare il ricorso incidentale per chiedere l'attribuzione dei voti racimolati in sede di riapertura delle sezioni facendo decorrere i termini. Ciò ha una logica per Raffaele Daniele, legale e consigliere comunale dell'Udc, il quale peraltro sarebbe destinato ad uscire dal consiglio comunale in caso di anatra zoppa. «Per noi non avrebbe avuto senso presentare il ricorso incidentale spiega in quanto, mentre il centrosinistra necessita di 41 voti, a noi ne occorrerebbero ben 3.500». Dalle prime sezioni riaperte, tuttavia sono emerse amare sorprese che portano a due considerazioni: la non adeguata preparazione dei presidenti dei seggi accompagnata ad una scarsa informazione da parte degli elettori.
Insomma, dalle prime tre emergono risultati difformi da quelli attesi dai ricorrenti; vi è discrepanza fra quanto puntualmente richiesto per ogni sezione rispetto a quanto sta riemergendo dal riconteggio dei voti del centrosinistra. Qualche esempio: in una determinata sezione il ricorso chiedeva di recuperare solo un voto in favore del centrosinistra e invece ne sono stati rilevati 6. Ancora: sarebbero state rilevate alcune anomalie, tanto che molte delle schede scrutinate di nuovo sono state contestate, pertanto dovrà essere il Tar a determinarsi su ciascuna di esse. In una sezione in particolare la maggior parte dei voti sarebbe attribuita solo ai sindaci senza alcuna preferenza di lista. Il cammino è dunque ancora lungo visto che all'appello mancano ancora 8 seggi. Sarà molto interessante capire cosa deciderà il Tar all'esito della verifica, alla luce delle numerose anomalie riscontrate. In linea teorica potrebbe disporre perfino un nuovo spoglio in toto. I legali del centrodestra stanno dunque alla finestra in attesa degli eventi. L'iter è comunque ancora molto lungo e complesso. Si tratta di una vera spada di Damocle sulla testa della giunta Biondi. In caso di anatra zoppa gli scenari potrebbero essere di due tipi, dimissioni del sindaco e ritorno alle urne, oppure la decisione di restare in sella con una sorta di governo di salute pubblica. Tuttavia sembra che la campagna acquisti in seno al consiglio comunale sia già cominciata e che un paio di consiglieri sarebbero già pronti a indossare la casacca del centrodestra.

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