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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Il ''minestrone'' civico nella fucina del salviniano Giuliante, obiettivo elezioni. A L'Aquila incontro con i ''civici'' Giovanni Di Pangrazio, Ricardo Chiavaroli, Paolo Arquilla, Roberto Santangelo e Angelo Di Nardo

L'AQUILA - Un attento ascolto del civismo, autentica espressione del territorio. Oppure un... minestrone di sigle, che fanno capo a vecchie e nuove conoscenze della politica, in un evento dal chiaro sapore preelettorale, convocato dall'ex assessore regionale del Popolo della libertà Gianfranco Giuliante, fresco coordinatore regionale dei dipartimenti di Noi con Salvini e in odore di candidatura alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo.

Queste le due possibili letture dell'incontro convocato dai salviniani oggi all'Aquila, nell'auditorium dell'associazione costruttori Ance, dal titolo "Civiche d'Abruzzo" a cui sono stati invitati a partecipare innanzitutto l'ex sindaco, di centrosinistra, di Avezzano (L'Aquila), Giovanni Di Pangrazio, amico di vecchia data del cordiale organizzatore del consesso Giuliante fin da quando era vice presidente della Provincia.

Proprio quel Di Pangrazio che, dopo la cocente sconfitta alle amministrative di giugno, ha fondato la lista civica Abruzzo al centro, che pone al al primo posto il tema delle aree interne e che politicamente guarda laicamente sia a destra che a sinistra.

C'erano poi l'avvocato aquilano Paolo Arquilla, referente regionale di Energie per L'Italia, la civica di centrodestra dell'ex candidato sindaco di MilanoStefano Parisi, l'ex consigliere regionale del Pdl Ricardo Chiavaroli, ora segretario nazionale di La Marianna, nuovo movimento fondato dall’ex segretario del Partito radicale e già parlamentare europeo Giovanni Negri.

E ancora, il consigliere comunale dell'Aquila Roberto Santangelo, eletto con la civica L'Aquila Futura in appoggio al sindaco dell'Aquila, con Fratelli d'Italia Pierluigi Biondi.

Infine, Angelo Di Nardo, candidato sindaco di Libertà e Bene comune a Ortona (Chieti). A moderare l'incontro Luca Bergamotto, direttore dell'emittente Laqtv che aveva sperato in una candidatura a sindaco con il centrodestra nel capoluogo d'Abruzzo, ipotesi presto tramontata.

In sala, tra gli altri, anche l'ex assessore regionale Unione di centro Vito Dominici, gli ex sindaci di centrodestra del capoluogo Enzo Lombardi e Biagio Tempesta, gli assessori comunali salviniani, loro sì, ovvero Luigi D’Eramo ed Emanuele Imprudente, che è anche coordinatore provinciale Ncs, il consigliere Daniele Ferella e poi anche Salvatore Santangelo, fratello di Roberto, ispiratore della lista e presidente in pectore dell'Azienda farmaceutca municipalizzata (Afm).

In apertura del dibattito, dopo i saluti del coordinatore regionale di Noi con Salvini, Giuseppe Bellacchioma, Giuliante ha subito tenuto a precisare che "siamo qui per ascoltare il territorio e la sua migliore espressione, quella delle liste civiche, anche se non sono riconducibili a Ncs o alla Lega, in un percorso in vista dell'assemblea programmatica che si terrà il 20 a Montesilvano. Volevamo uscire dal solco dei partiti".

Alla domanda di AbruzzoWeb se per caso sarà lui uno dei candidati salviniani in Abruzzo alle prossime politiche, rumor che proprio oggi trova nuove conferme, Giuliante ha al contrario seccamente smentito.

"Assolutamente no! Del resto, le candidature le deciderà il segretario regionale una volta sentito il nazionale. Nulla è stato ancora deciso, nemmeno i collegi", ha assicurato.

E ha negato anche che questo incontro fosse il preludio di convergenze e alleanze elettorali.

"Ripeto, il nostro intento è solo quello ascoltare forze vive, espressione del territorio, per far emergere problemi e proposte - ha ripetuto - Forze moderate, non per forza schierate nel centrodestra. Prendete per esempio Di Pangrazio, con cui ho un ottimo rapporto e che ha ribadito che, pur essendo stato sindaco di una coalizione di centrosinistra, lui non è mai stato iscritto a nessun partito e ha posizioni moderate".

Che Di Pangrazio sia legato a Giuliante, tuttavia, lo dimostra anche il fatto che entrambi hanno un passato in Alleanza nazionale.

L'ex sindaco di Avezzano ha poi ricoperto il ruolo di direttore generale della Provincia dell'Aquila quando proprio Giuliante era numero 2 della Giunta, ai tempi del presidente Palmiero Susi.

Non solo. Di Pagrazio ha un ottimo rapporto con Gianni Letta, il plenipotenziario di Silvio Berlusconi che svolge un ruolo determinante in queste elezioni nella stesura delle liste.

Nella sua Giunta al Comune di Avezzano, infine, hanno trovato posto anche esponenti del centrodestra.

Da qui le insistenti voci che lo vorrebbero pronto al grande salto nel campo proprio del centrodestra, magari con una candidatura a Roma il 4 marzo, come già anticipato da AbruzzoWeb e, al solito, smentito come da rito. Dove e come è tutto da decidere.

"Perché sono qui? Semplicemente perché rappresento la voce dell'Abruzzo interno - ha risposto a precisa domanda Di Pangrazio - Perché rappresento un movimento centrista e moderato, con al centro la cultura dell'inclusione".

A suo dire, "Giuliante bene ha fatto a convocare questo incontro per parlare di temi concreti e che ci stanno a cuore. Bene farebbero gli altri partiti, compresi quelli del centrosinistra - il suo invito - a fare la stessa cosa, perché le liste civiche sono più vicine di loro al territorio".

Alla inevitabile domanda se si candiderà alle politiche, Di Pangrazio ha negato: "Nessuno me lo ha chiesto e nemmeno avrei intenzione di farlo, per ora mi interessa la progettualità per l'Abruzzo". Un coprire le carte, forse, senza dimenticare che a giocarsi una candidatura è anche suo fratello Giuseppe, presidente del Consiglio regionale, schierato invece con il Partito democratico.

Più o meno dello stesso tenore le dichiarazioni a questa testata di Chiavaroli: "Non ho mai abbandonato la politica attiva, mi sono sempre occupato della mia città, della mia regione e del mio Paese - ha assicurato - ma candidarmi non è nelle mie prospettive, ora rappresento La Marianna che ha stretto un accordo con Energie per l'Italia".

Arquilla è entrato, infine, nel merito della situazione di stallo in cui lo stesso gruppo Energie per L'Italia si trova nella trattativa con il centrodestra.

Soprattutto, dentro Forza Italia, c'è chi pone in niet ad ingresso in coalizione di centrodestra, tanto che Parisi non esclude di correre da solo.

"Vedremo gli sviluppi - ha commentato Arquilla - ma una cosa è certa, siamo decisamente nel centrodestra e contrari a inciuci post-elettorali con la sinistra. Apprezziamo il fatto che Matteo Salvini e Fratelli d'Italia abbiano un interesse per la nostra proposta e per la nostra partecipazione alla coalizione".

Ovviamente anche lui non ha sciolto le riserve per una sua eventuale candidatura. "Certo, se ne parla come ovvio al nostro interno, ma nulla è stato deciso", la conclusione.

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