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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dagli esclusi d'ufficio ai candidati fantasma è caos parlamentarie

ROMA Ci sono anche candidati a loro insaputa nelle parlamentarie del M5S. Ci sono persone che si sono trovate su Rousseau e che non hanno mai dato la propria disponibilità a correre nelle primarie interne. «Errore di sistema? Me lo auguro, io però intanto ho sporto denuncia ai carabinieri perché temo che ci sia stato un trattamento illecito dei miei dati personali», dice Sonia Corrado militante del M5S che ieri mattina ha scoperto di essere un'aspirante senatrice con profilo e curriculum caricati sulla piattaforma online. Come lei ci sono altri attivisti che non hanno mai inviato i documenti e i certificati penali e che si sono trovati candidati alle parlamentarie. E poi c'è anche chi sperava tantissimo di comparire su Rousseau ma scorrendo le pagine è rimasto deluso.
REGOLE
C'è l'ex assessore al bilancio di Roma Andrea Mazzillo che sconta una sua precedente candidatura contro il M5S. E spuntano anche una trentina di parlamentari uscenti che o non si sono ricandidati spontaneamente come Silvia Giordano e Loredana Lupo, oppure non potevano per via del regolamento come Riccardo Nuti e Giulia Di Vita (chi ha subito sanzioni non solo non può candidarsi ma gli è impedito di iscriversi anche alla nuova associazione M5S). E infine senatori come Francesco Cariello e Roberto Cotti che hanno subito «condanne politiche». In particolare Cariello risulta condannato anche se «la condanna è stata estinta per via dei doppi benefici di legge concessi dal giudice». Ma rimane un condannato.
Il sito è stato letteralmente preso d'assalto e quindi si sono registrati rallentamenti, e le solite, numerose lamentele di chi non è riuscito ad accedere per votare. E quindi sicuramente servirà la già annunciata proroga delle consultazioni fino a giovedì. «Non dermordete e continuate a votare, noi non siamo titolati a rispondere», ha detto il deputato De Lorenzis su Facebook a chi gli chiedeva aiuto per accedere al sito. Sono stati tagliati fuori tantissimi attivisti che avevano prodotto video amatoriali.
PROBLEMI
Ma ci sono anche candidati fantasma, letteralmente scomparsi senza un perché. È successo in Sicilia a Daniela Morfino che protesta: «Sono stata esclusa e nessuno mi sa dire perché. Ho chiamato Cancelleri che mi conferma che su di me non ha ricevuto alcuna segnalazione che giustifichi la mia esclusione. Anche Ignazio Corrao non sa che dire».
Fin dalla mattina il senatore Vito Crimi ha diramato un messaggio molto chiaro: «Nessuno si senta di aver vinto le Parlamentarie solo per aver preso più voti degli altri. I comportamenti scorretti saranno sanzionati». E tra le regole c'è l'assoluto divieto di farsi autopromozione. E però, i cento parlamentari uscenti che vogliono tornare in pista invece hanno ricevuto un trattamento ben diverso. Già nei giorni precedenti e in queste ore sono stati gli account ufficiali del M5S a sponsorizzarli con video (quale migliore vetrina essere rilanciati dal profilo di Beppe Grillo?) e lo staff ha promosso anche interviste tv (eclatanti i casi del giornalista Emilio Carelli e Giuliano Gruner, che pochi giorni fa parlava con un video sul blog, che saranno candidati a Roma). L'ex conduttore de La Gabbia Gianluigi Paragone pure sarà all'uninominale ma anche nel listino bloccato: è candidato al Senato nella circoscrizione Como, Lecco, Sondrio, e Varese. I civici a Di Maio piacciono. Ieri ha annunciato che «al Tesoro dovrà andare una persona nota agli investitori internazionali», aprendo a un ministro non pentastellato. Ma almeno i parlamentari uscenti hanno premuto molto per essere riconoscibili: nel sistema è possibile infatti selezionare tra i migliaia di candidati (1500 solo a Roma) i parlamentari uscenti che sono così immediatamente votabili. I semplici attivisti invece che magari correvano per la Camera si sono ritrovati a loro insaputa al Senato per bilanciare le quote di genere.

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