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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strada parco, tutti gli ostacoli al passaggio dei bus

La larghezza del tracciato stradale è inferiore ai sette metri e mezzo previsti dal codice della strada; il fondo stradale è del tutto inadatto a sopportare i carichi dinamici di un autobus di linea; non esiste una rete di raccolta delle acque piovane; i marciapiedi delle 20 pensiline di fermata sono stati realizzati a misura di Phileas e risultano pericolosi per altri mezzi; il tracciato è interessato da barriere architettoniche difficilmente eliminabili; la pista ciclabile è quanto di più pericoloso possa esistere; illuminazione obsoleta e fuori norma, con lampioni posti in mezzo ai marciapiedi, ingombranti e pericolosi. Sono noti i motivi del no al passaggio dei bus sull’ex tracciato ferroviario Pescara-Montesilvano, sostenuti da sempre dall’Associazione Strada parco e rilanciati oggi, alla notizia dell’avvio della circolazione sperimentale nell’ambito delle misure antismog concordate da sei sindaci dell’area metropolitana. Quello che l’associazione guidata da Mario Sorgentone aggiunge, però, è un argomento contabile di una certa consistenza: è di circa 2-3 milioni la spesa per eliminare, in parte, le carenze elencate. «Altro - chiosa Sorgentone - che i 300.000 stanziati da Comune e Tua»

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