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Data: 17/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scuolabus in fiamme due avvisi di garanzia

Inizieranno a fine settimana le operazioni peritali disposte dalla Procura sullo scuolabus andato in fiamme l’8 gennaio, all’indomani delle festività natalizie, a Piano Grande di Torri- cella Sicura. Due, al momento sono gli avvisi di garanzia che la magistratura ha inviato prima che venga eseguita la peri- zia da un ingegnere sul mezzo subito fatto sequestrare. A riceverli sono stati altrettanti di- pendenti comunali di Torricella dell’ufficio Tecnico e Manutentivo. Un atto dovuto, in questa fase. Da parte sua, però, il sindaco Daniele Palumbi continua a ribadire che “lo scuola- bus era revisionato”. Il vecchio mezzo del Comune, infatti, da pochi giorni era tornato su strada dopo essere uscito dall’officina per la manutenzione. La perizia servirà proprio per cercare di stabilire quali possano essere state le cause dell’incendio partito dal vano motore e divampato nel giro di pochissimi minuti, giusto il tempo di far scendere i pochi bambini che quella mattina, a quell’ora, si trovavano a bordo. Autista e assistente hanno avuto la prontezza di mettere tutti in sicurezza. Aprire la porta dello scuola- bus e salvare i piccoli alunni che proprio quel giorno stava- no tornando a scuola dopo le lunghe festività natalizie. Sono state loro, due donne, a sentire, prima, uno strano odore di bruciato e a vedere, poi, un leggero fumo uscire dalla parte anteriore dello scuolabus, dove c’è il vano motore. Del mezzo c’è rimasta solo la carcassa. Se gli avvisi di garanzia sono arrivati agli uffici comunali è perché la manutenzione spettava a loro, mentre il personale è dipendente di una cooperativa esterna. «I nostri dipendenti – dice oggi il sindaco – hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Molti anni fa sono stato escluso da un altro bando per poter avere uno scuolabus. Se voglia- mo toccare la piaga di questo problema, dobbiamo andare altrove. Ci sono Comuni che han- no due pulmini, ma ne usano uno soltanto perché non han- no i bambini. Il nostro è vecchio, lo so benissimo, e per questo sto facendo di tutto per ottenere un finanziamento, ma la politica non mi dà risposte». Palumbi in questa situazione non usa mezzi termini. Difende l’operato dei propri dipendenti comunali, anche se non commenta in alcun modo quel- lo della magistratura, ma parla di una «responsabilità politica». «Non si può tenere un Comune appeso”. Ad oggi, infatti, Torricella Sicura non sa ancora se si è aggiudicata i fondi del bando regionale al quale ha partecipato la scorsa primavera per poter comprare un nuovo scuolabus.


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