«La nostra impressione è che la candidatura di D’Alfonso abbia l’obiettivo di chiudere partite irrisolvibili alla Regione, come se fossi- mo di fronte all’accettazione di un fallimento». Con le parole di Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri parte l’affondo di Forza Italia contro uno degli avversari più temibili della campagna elettorale. Sanità, trasporti, edilizia, agricoltura, attività produttive. Tutto si sarebbe bloccato, secondo gli oppositori, per il peso dei problemi che gravano su questi comparti vitali per la regio- ne, come i 100 milioni di “per- dite” segnalati nelle quattro Asl, ma anche per curiose disavventure amministrative, come l’incarico di segretario di Giunta assegnato giocoforza all’assessore Silvio Paolucci, «ruolo che per Statuto - ricordano gli esponenti di Forza Italia - può ricoprire solo un funzionario». La conseguenza è che Paolucci si trova nella impossibilità di votare gli atti di Giunta nella doppia veste di assessore e di segreta- rio verbalizzante, cosa che avrebbe invece fatto secondo la denuncia degli esponenti di Forza Italia pur di garanti- re il numero legale all’esecuti- vo. A causa delle difficoltà in- contrate nel sostituire i direttori di area in scadenza, anche nel comparto dell’agricoltura sarebbero bloccati decine di migliaia di euro destina- ti agli investimenti e ai rimborsi per il maltempo. Così come nell’edilizia privata, do- ve il 75% delle nuove autorizzazione sarebbe al palo per- ché non c’è il funzionario ad- detto al rilascio dei certificati anti sismici. Il segretario del Pd di Letto-manoppello, Luca Addario, replica a Fi: «Le Tre Grazie abruzzesi di Forza Italia – Di Stefano, Sospiri e Febbo – tornano a vaniloquiare sulla Regione. Cosa abbia fatto Luciano D’Alfonso per l’Abruzzo è sotto gli occhi di tutti: 53.000 posti di lavoro creati in tre anni (dati Istat), Masterplan da 1,5 miliardi con 77 interventi da cui nasceranno oltre 370 opere, uscita dal commissariamento della sanità, nascita della società unica di trasporto pubblico locale Tua».