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Data: 18/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caso Tua. Doppio incarico la Procura vuol processare D'Amico

La Procura è andata avanti con la sua decisione e dopo la chiusura delle indagini preliminari adesso vuole processare il rettore dell'Università di Teramo, Luciano D'Amico, accusato di essersi intascato i soldi del doppio incarico quando era ancora alla presidenza dell'Arpa, diventata poi Tua. D'Amico ha sempre rigettato ogni accusa mossa dal pm Davide Rosati che ha appena firmato la richiesta di rinvio a giudizio. Nell'elenco figurano anche i nomi di Stefano Traini, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione, accusato di abuso d'ufficio, e Mauro Mattioli, all'epoca direttore generale della fondazione dell'Ateneo, accusato invece di peculato in concorso con D'Amico. Al rettore la Procura contesta l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato per 57.129 euro. Per l'accusa in quel periodo D'Amico avendo assunto l'incarico all'Arpa, diventata poi Tua, avrebbe smesso di fatto di svolgere l'attività di docente a tempo pieno, requisito che la legge prevede come necessario per poter ricoprire la carica di rettore. «A causa dell'impegno profuso per lo svolgimento di tali incarichi (il riferimento è alla presidenza dell'Arpa, ndr), non avendo conseguentemente svolto le attività previste per il docente a tempo pieno si legge nella richiesta di rinvio a giudizio -, bensì quelle di minor impegno professionale previste per il docente a tempo definito, ometteva di darne formale comunicazione agli organi preposti dell'Ateneo, in tal modo conseguendo l'indennità accademica connessa alla carica di Rettore dell'Università degli studi di Teramo, ruolo che può essere rivestito unicamente da docente a tempo pieno». A dare parere favorevole per il doppio incarico fu Traini, che ora rischia pure lui il processo. Ma la Procura contesta anche il fatto che a maggio del 2016 il rettorepresidente autorizzava l'assemblea ordinaria della società Tua a rimborsare l'Università la somma complessiva di 76.731 euro «quale restituzione a titolo di copertura della quota di restituzione percepita da D'Amico in qualità di docente a tempo pieno rispetto a quella prevista per il docente a tempo rispetto a quella prevista per il docente a tempo definito».

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