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Data: 18/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto, verso la revoca la convenzione con Xpress

Sarebbe praticamente pronto l'atto di revoca della convenzione per la Xpress, società che gestisce lo scalo di Preturo. Gli uffici comunali lo hanno concluso, pronto per essere notificato agli interessati. Si è giunti alla revoca, come conferma il dirigente Vittorio Fabrizi, dopo una lunga consultazione con l'Avvocatura del Comune che ha spulciato la convenzione partendo anche dalle segnalazioni del comitato etico. Intanto, la situazione dello scalo è di totale abbandono: la scorsa settimana anche il distributore di carburante ha tolto le tende. Sarebbe stato assurdo assicurare il servizio solo a velivoli occasionali o ai mezzi del 118. Ammesso che la Xpress dovesse decidere di non impugnare il provvedimento di revoca della convenzione con eventuale sgombero della struttura, c'è da chiedersi cosa potrebbe accadere nell'immediato, nel medio e nel lungo termine. Una volta liberato lo scalo: rimarrà chiuso, sarà gestito direttamente dal Comune o sarà emanato un altro bando per l'affidamento? Il sindaco Pierluigi Biondi più volte ha parlato di un futuro dello scalo votato a presidio della Protezione civile e base del 118, non escludendo la rinascita, di una scuola di volo. Un sogno non totalmente abbandonato da Corrado Ruggeri che da sempre ha considerato lo scalo dei parchi una sua creatura. All'aeroporto ha dedicato anche una impegnativa pubblicazione ricostruendone la storia e il fallimento. Anche per Ruggeri l'ideale potrebbe essere coniugare le funzioni di protezione civile con la scuola di volo che per anni ha portato ricchezza alla città. Infatti secondo i componenti del comitato etico, un progetto di rilancio dello scalo potrebbe passare per: aviazione da diporto, assistenza, manutenzione e rimessaggio dei velivoli, formazione aeronautica e scuola di volo, attività di protezione civile, voli charter stagionali. Sono queste, nell'ordine, le attività aeronautiche su cui si potrebbe realisticamente impostare un piano di rilancio. Per il comitato si deve pensare poi a come rendere l'aeroporto utile all'organizzazione di grandi eventi aeronautici (come avvenne con successo in passato) ed extra aeronautici come raduni, concerti o addirittura (pensiamo ad esempio agli aeroporti inglesi minori), gran premi su circuiti automobilistici realizzati sfruttando, con poche modifiche, la pista, le vie di rullaggio e i piazzali aeromobili. Insomma, prima di realizzare ulteriori investimenti sull'aeroporto, «bisogna elaborare e avere chiara l'idea di sviluppo che si intende perseguire, esaminarla in tutti i suoi aspetti, i suoi pregi e i suoi difetti, la sua sostenibilità economico-finanziaria e gestionale, altrimenti, come è avvenuto in questi anni, si rischia solo di buttare al vento risorse pubbliche e private».


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