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Pescara, 24/07/2024
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Data: 18/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Io, bloccato dalla norma anti sindaci» Il primo cittadino di Francavilla rinuncia a correre per la Regione e se la prende con D’Alfonso per la mancata modifica della legge

FRANCAVILLA Ha parcheggiato, almeno per il momento, la Cinquecento con cui andava in tour in Abruzzo nel piazzale del Comune di Francavilla. Ha messo da parte l'ambizione di candidarsi alla guida della Regione il sindaco di Francavilla Antonio Luciani. Lo ha fatto però togliendosi qualche sassolino dalla scarpa contro chi lo ha tradito. Affida a Facebook il suo sfogo, con tanto di foto di un abbraccio dal sapore beffardo e scrive: «Purtroppo una legge scellerata, in vigore solo nella nostra Regione, non permette ai sindaci in carica di candidarsi per la competizione regionale. Una legge denominata anti-D'Alfonso, che però stranamente la stessa giunta D'Alfonso non ha inteso modificare, nell'assordante silenzio della politica, quella che dovrebbe essere al servizio dei cittadini e delle istituzioni. La mia disponibilità a candidarmi alla carica di governatore della Regione non è certo segreta. Mi sento motivato, pronto e sono convinto di poter dare molto al nostro territorio. La recente candidatura di Luciano D'Alfonso al Senato potrebbe accelerare gli eventi. Il problema è che c'è una città da gestire».
Dunque Luciani non lascia il certo, la poltrona da sindaco, per l'incerto, la candidatura a governatore, soprattutto di questi tempi e con il centrosinistra in ribasso. Ma il primo cittadino suona la sveglia a D'Alfonso, ricordandogli che avrebbe potuto orientare i consensi su di lui, e su Facebook, con un dettagliato reportage fotografico che ritrae uno dei concerti di successo della scorsa estate, scrive: «Diecimila di voi mi hanno confermato alla guida della città. In quel turno elettorale fu la seconda percentuale più alta d'Italia, cosa forse mai avvenuta prima».
SENSO DI RESPONSABILITA'Poi, tornando sulla scelta di non candidarsi, precisa: «Il mio senso di responsabilità mi impedisce di mandare tutto all'aria. Anzi, chiedo umilmente scusa per il fatto di averci pensato, sebbene in vista per un obiettivo più grande che avrebbe rappresentato una svolta sul territorio». Modestia a parte, Luciani archivia la sua scalata politica, almeno sulla carta, e inizia già a mostrare i suoi futuri orientamenti, altro sassolino che scaglia a distanza al suo mentore, postando sul suo profilo una sua bella foto con Federica Chiavaroli, in cui viene elogiata per il suo essere mamma, moglie e senatrice. Insomma la campagna elettorale è aperta e si gioca ormai a volto scoperto.

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