TERAMO Non sono soltanto gli studenti a schierarsi al fianco del rettore dell'università di Teramo, Luciano D'Amico, per il quale la Procura ha chiesto il giudizio con l'accusa di aver indebitamente percepito compensi quando era anche presidente della Tua e per due episodi di peculato. Gli esprimono solidarietà anche i prorettori e i delegati d'ateneo in una nota che comincia: «Caro Rettore, mai come adesso ti vogliamo esprimere gratitudine e apprezzamento per l'immenso lavoro svolto per l'Università di Teramo, per la comunità universitaria e anche per l'intera città. Rappresenti per tutti noi un esempio straordinario di attaccamento al lavoro e di capacità di realizzare visioni strategiche. Con la tua azione, la tua quotidiana presenza e con una preziosa attenzione per tutto ciò che riguarda l'Ateneo, hai garantito un rinnovamento, uno sviluppo e una affermazione senza precedenti della nostra Università».Prorettori e delegati fanno anche riferimento alla questione al centro dell'inchiesta e scrivono: «Il tuo incarico quale presidente di Tua, che nel rispetto della legge abbiamo sempre apprezzato e approvato, ha escluso la logica di accettare una responsabilità principalmente in virtù del compenso, rappresentando così un primo encomiabile esempio di una "nuova missione" dell'Università: offrire le proprie competenze alla Pubblica Amministrazione, nel tuo caso gratuitamente, e con risultati straordinari. Senza mai sottrarre un solo minuto di impegno nell'Università, hai guidato la creazione di una società pubblica in house che svolge un servizio essenziale a favore di tutti i cittadini abruzzesi. Riteniamo che questo sia un esempio da seguire per le Università e per lo Stato, che nelle Università ha a disposizione un bacino di competenze elevatissime, che potrebbero concorrere a rilanciare la Res publica quando inserite in un contesto collaborativo tra Pubbliche Amministrazioni, come tu hai fatto assumendo la presidenza di Tua. Hai pertanto esportato il modello UniTE in una importante realtà regionale introducendo anche in quel contesto i tuoi principi ispiratori». E concludono: «Caro Rettore, nella certezza che rappresenterai senza alcuna ombra di dubbio la verità di ciò che è stato in tutte le sedi, vogliamo confermarti che per noi sei e rimarrai un forte e autorevole punto riferimento. Orgogliosi di far parte della Tua squadra».