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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Cinque Stelle, le liste svelate a Pescara. Parlamentarie e polemiche, il palermitano Di Stefano zittisce chi critica: «Con noi la Boschi sarebbe arrivata ultima». Tutti in fila per un accredito. Il primo giorno sono già 1.500. Domani Di Maio ma Grillo non c'è. Oggi tocca a Di Battista e Casaleggio. Il movimento: niente alleanze.

PESCARA «Noi con le parlamentarie abbiamo garantito a ogni cittadino di poter partecipare. Ci troviamo di fronte a una legge elettorale scritta da Verdini solo per salvare le poltrone giuste, vedi quelle della Boschi, di Casini e dello stesso Verdini. Con le parlamentarie, se gli italiani avessero potuto decidere anche nel Pd, la Boschi sarebbe arrivata ultima». È il cinquestelle Manlio Di Stefano a zittire le polemiche nel primo dei tre giorni del Villaggio Rousseau a Pescara dove, domani, saranno svelati i nomi dei candidati del partito di Grillo. E l'attesa è grande.Sarà Di Maio a comunicarli dopo aver detto ieri a Roma: «Noi non siamo la navicella per andare in parlamento». Frase chiara ripresa a Pescara da Di Stefano che aggiunge: «Con le parlamentarie è la seconda volta nella storia che le liste elettorali sono votate dai cittadini. E noi vorremmo obbligare tutti i partiti a farlo per legge. Noi ci candidiamo a governare, gli altri litigano per le poltrone». Ma sono i numeri, i grandi numeri, quelli che contraddistinguono l'evento politico pescarese. Te ne accorgi all'ingresso dove la fila di chi vuole partecipare e accreditarsi è più lunga di quella ai botteghini di una partita di serie A. Da mezz'Italia sono arrivati a Pescara per la tre giorni, organizzata all'Aurum, dove parlamentari e ospiti accademici si alterneranno illustrando ad attivisti e potenziali candidati il programma di governo M5S. Ambiente, agricoltura, salute, esteri, immigrazione, sviluppo economico, difesa, e tanti altri, sono gli argomenti da trattare nelle sale, riservate agli iscritti, dell'ex fabbrica del liquore dannunziano. E nelle ore in cui i notai del Movimento stanno mettendo a punto le liste per i collegi plurinominali, nella sala stampa dell'Aurum i 5 Stelle spiegano che: «Berlusconi, che l'ha votata, Salvini e la Meloni, mettono in discussione la legge Fornero. Ma se avessero avuto uno strumento come Rousseau, che obbliga noi 5 Stelle a modificare, con il contributo degli iscritti, le nostre proposte di legge», rincara la dose Di Stefano, «non avrebbero mai fatto la Fornero. Il popolo non è ignorante», sottolinea, «fuori dal palazzo c'è un'intelligenza collettiva che va valorizzata». Intervengono anche Daniele Del Grosso, parlamentare abruzzese, che parla della piattaforma Rousseau come «una rivoluzione democratica», e Gianluca Castaldi, senatore vastese, che si dice «orgoglioso, come abruzzese, per il Villaggio Rousseau», «che gli altri ci vogliono copiare», aggiunge il consigliere comunale bolognese, Massimo Bugani. Quindi tocca alla pescarese Enrica Sabatini, madrina dell'evento, che interviene dopo la collega Erika Alessandrini, spiegare il Villaggio. «E' un incubatore di idee, luogo di condivisione delle esperienza», dice. «Con il sistema Rousseau stiamo realizzando il progetto di Gianroberto Casaleggio, creare valori attraverso una rete di persone», aggiunge. E sulle polemiche degli esclusi alle parlamentarie anche lei tira dritto: «La nostra non è una rivoluzione tecnologica ma culturale».


Tutti in fila per un accredito. Il primo giorno sono già 1.500

PESCARA«Sono qui per imparare tutto quello che è possibile», dice all'ingresso dell'Aurum di Pescara Francesca Santarella, ex consigliere comunale di Ravenna, che si è appena accreditata per partecipare agli incontri formativi su Sviluppo economico, energia e lavoro. E come lei, altri 1.400 cittadini, arrivati da mezza Italia, fanno la fila per iscriversi alla tre giorni pescarese. Non solo abruzzesi, come il teatino Andrea Di Ciano o la sua concittadina Rosaria Odorisio, che fa parte dello staff, ma tanti altri di fuori regione. Come Marco da Trento che si dichiara molto interessato. Ma è dalla Toscana di Matteo Renzi, in particolare da Firenze, che arriva il maggior numero di simpatizzanti del M5S come Luca Raiteri, con la signora Elena, che vuole «approfondire il programma di governo dei Cinque Stelle», e quindi si è iscritto agli incontri su Affari costituzionali, ambiente, agricoltura e sviluppo. Entusiasta è anche Marco da Assisi. Ma in fila, per gli accrediti, trovi anche parlamentari, come il genovese Sergio Battelli, mentre Davide Casaleggio, verso le 17,30, arriva al Villaggio Rousseau. Il figlio del guru del M5S, dopo aver salutato alcuni attivisti, entra nella sala riunioni dell'Aurum. Nel pomeriggio entrano nella fabbrica delle idee altri parlamentari, da Paola Taverna a Danilo Toninelli, da Laura Castelli ad Alberto Airola. Il programma della prima giornata prevedeva questi incontri con i relativi relatori: dalle 12 alle 13.30 Ambiente, agricoltura e salute (Endrizzi, Donno, Busto, Gaetti), Digitalizzazione, trasporti e telecomunicazioni (Dell'Orco, De Lorenzis, Bianchi). Dalle 15 alle 16.30: Giustizia, banche e fisco (Villarosa, Sarti, Buccarella, Alberti), Immigrazione e esteri (Battelli, Scagliusi, Di Stefano, Spadoni), dalle 17 alle 18.30: Sviluppo economico, energia e lavoro (Girotto, Sorial), Difesa, sicurezza e affari Costituzionali (Cecconi, Santangelo, Marton e Morra). Mentre oggi, tra gli appuntamenti più attesi c'è quello delle 18,30 con Casaleggio jr e gli accademici Derrick De Kerckhove, Massimo Di Felice, Mario Pireddu e la pescarese Sabatini.


Domani Di Maio ma Grillo non c'è. Oggi tocca a Di Battista e Casaleggio. Il movimento: niente alleanze. Chi arriva al Villaggio e il nuovo simbolo

PESCARA «Sarà il simbolo della prima forza politica». Le percentuali? «Non lo so». Così afferma il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, mentre entra al Viminale per consegnare il nuovo simbolo del movimento con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. «Se faremo le alleanze anche con il Pd? Sono domande senza senso, è come dire che un giorno un panda può mangiare carne cruda. Noi mangiamo solo cuore di bamboo», ribatte Grillo che domani, al 99%, non sarà a Pescara. La novità nel simbolo è la scritta "blogdelleStelle.it" e farà l'esordio proprio in Abruzzo, tappa del Rally per l'Italia, il tour di eventi e convegni che vede impegnato il candidato premier Di Maio in tutte le regioni. E che vuole condividere anche con i gli abruzzesi il programma di governo che è stato votato dai cittadini iscritti sulla piattaforma Rousseau. Così domani sarà all'Aquila (alle ore 9,30 - Villa Comunale), Chieti (ore 12,30- Camera di Commercio in piazza Vico), Pescara(ore 16 all'Aurum) e infine a Vasto (ore 19-Politeama Ruzzi). Ad accompagnare il candidato premier ci sarà Sara Marcozzi, consigliere regionale designata dallo stesso Di Maio quale responsabile della campagna elettorale M5S in Abruzzo. Ma seguiranno il suo tour anche i consiglieri regionali Pietro Smargiassi, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Riccardo Mercante.Oggi, al Villaggio, sono previsti, fra tanti altri, anche gli interventi di Alessandro Di Battista (alle ore 12 nella sala Flaiano su Immigrazione e esteri), quindi dei sindaci, tra cui il livornese Filippo Nogarin, e in serata di Davide Casaleggio (ore 18,30, sala D'Annunzio). Non ci sarà invece Roberto Fico, che doveva intervenire a uno degli eventi clou, l'Open day Rousseau alle 17 di oggi, ma che sulla sua pagina Facebook ieri ha scritto: «Purtroppo non potrò essere presente fisicamente a Pescara per esigenze familiari, ma sarò lì con il pensiero. Un abbraccio e buon lavoro a tutti!».

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