PESCARA «Ciao io sono Antonio, da dove vieni?». «Dal Lussemburgo». Due militanti del M5S scendono insieme dal bus che dalla stazione centrale di Pescara conduce nell'antica distilleria dell'Aurum, dove il movimento di Beppe Grillo ha messo in piedi il suo quartier generale. Da ieri fino a domani, quanto è atteso Luigi Di Maio, il Villaggio Rousseau farà da laboratorio nazionale per la stesura del programma di governo. Quattromila iscritti provenienti da ogni parte d'Italia, un centinaio di giornalisti accreditati, con una nutrita rappresentanza della stampa estera. Ma accessi sbarrati ai media (se non per qualche ripresa tv) negli spazi dove si tengono i workshop formativi e i laboratori tematici. Ieri, tra gli incontri in programma con gli amministratori locali del movimento, anche quello sulla gestione dei rifiuti. Giustizia, banche, fisco, immigrazione, sviluppo economico, difesa, sicurezza e tanto altro ancora di cui discutere nella tre giorni di Pescara. Ieri è arrivato Davide Casaleggio, mentre nell'appuntamento conclusivo di domani sarà Luigi Di Maio (forse accompagnato da Beppe Grillo) a dire una parola definitiva sulle candidature, le famose parlamentarie online che tante polemiche hanno scatenato nella base del M5S tra chi si è visto cancellato dal web con un click e senza troppe spiegazioni.
Su questo ha cercato di fare chiarezza il deputato Manlio Di Stefano, capogruppo della Commissione Esteri della Camera, nella conferenza stampa che ha preceduto l'apertura del Villaggio Rousseau: «Non ci giriamo intorno, quest'anno ci candidiamo a governare ed era necessario un filtro». Viva la sincerità. Così, via chi ha utilizzato toni forti o ritenuti inappropriati nella sua proposta di candidatura. Nell'antica distilleria a fare gli onori di casa c'era Enrica Sabatini, consigliere comunale a Pescara e coordinatrice nazionale della Piattaforma Rousseau, dove confluiscono le idee per la formazione del programma di governo: «Siamo orgogliosi di ospitare un evento così grande. Questo sarà un luogo di incontro per condividere le esperienze del territorio e momenti formativi che saranno utilizzati anche per presentare proposte di legge». Oggi si replica con le sessioni sulla scuola, l'università, l'editoria.