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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caccia alle nuove carte in Regione

Per chiudere ufficialmente l'inchiesta penale sulla tragedia di Rigopiano manca soltanto il deposito della nuova relazione finale dei carabinieri forestali sugli ultimi accertamenti disposti dalla procura, in base a quanto emerso dagli interrogatori di alcuni degli indagati: quei pochi che decisero di rispondere alle domande del procuratore Massimiliano Serpi e del sostituto Andrea Papalia. Una volta effettuato anche questo passaggio, qualora non dovessero emergere altre posizioni critiche, diverse da quelle degli attuali indagati (la procura nei giorni scorsi ha anche disposto l'acquisizione di altri documenti in Regione), si potrà procedere alla stesura dell'avviso di conclusione delle indagini che è il passaggio propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio. E qui i tempi potrebbero allungarsi perché ogni indagato avrà a disposizione venti giorni di tempo per richiedere il proprio interrogatorio, eventuali ulteriori accertamenti o presentare memorie difensive. E c'è da scommettere che il termine sarà sfruttato al minuto.
È vero che la procura ha cercato di abbreviare questi tempi con gli inviti recapitati agli interessati a dicembre scorso, ma è anche vero che molti di loro hanno chiesto dei rinvii per meglio studiare la montagna di documenti che fanno parte del fascicolo. E dunque i tempi della giustizia, quella che aspettano i familiari delle vittime, sono destinati ad allungarsi notevolmente in un procedimento del genere, in cui la prescrizione può essere individuata come via di uscita da molte difese.
NOMI ECCELLENTI
Attualmente ci sono 23 indagati con in testa l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, il nome più eccellente: un numero piuttosto corposo, e contando che la maggioranza di loro appartiene alle varie istituzioni pubbliche coinvolte (Regione, Provincia, Prefettura e Comune di Farindola), è facile immaginare quali e quanti cavilli, oltre a consulenze tecniche di parte, verranno tirati fuori dal collegio dei difensori. Quello sulla tragedia di Rigopiano è sicuramente un processo difficile, che porterà via tantissimo tempo prima che si arrivi alla fase dibattimentale: e parliamo soltanto del primo grado di giudizio. Le accuse, lo ricordiamo vanno dall'omicidio plurimo doloso alle lesioni plurime dolose, passando anche per reati di natura edilizia, falso e abuso d'ufficio.

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