PESCARA Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di Decreto del Presidente del Consiglio concernente l'istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES). «Con il "via libera" del Consiglio di Stato all'istituzione delle Zes», spiega il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, «si dovranno ora avviare tutte le procedure necessarie per concretizzare un'imperdibile opportunità per la nostra regione».Il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ha dichiarato che il decreto che fissa i criteri per le Zes è alla firma del premier. Ora tocca alle Regioni - che si erano già espresse favorevolmente elencando le proprie integrazioni al decreto in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e consegnato al Governo il 6 dicembre scorso - attivarsi per concretizzare questa misura. Tra le integrazioni accolte figurano anche quelle presentate dalla Regione Abruzzo. In particolare i criteri per individuare le superfici: che sono popolazione ed estensione territoriale delle singole regioni interessate, modificando così la proposta iniziale che prevedeva il solo criterio della densità di popolazione. «Le Zone Economiche Speciali vanno intese come aree geograficamente limitate e chiaramente identificate, nelle quali le imprese potranno beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo territoriale (credito d'imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro e semplificazioni amministrative per favorire gli investimenti). Potranno così ricoprire un ruolo centrale nel processo di ripresa delle economie del Mezzogiorno, attraverso un rafforzamento della rete portuale presente nelle regioni meridionali», spiega D'Alfonso. Sulla base delle esperienze internazionali e nazionali, sono infatti state previste misure incentivanti per effettuare investimenti strategici in grado di attrarre grandi imprese nazionali e multinazionali nelle aree portuali e retro-portuali del Mezzogiorno, aumentare il livello di occupazione, incrementare l'attrattività nelle regioni interessate, creare nuovi modelli di produzione e diversificazione economica.«L'Abruzzo», precisa il governatore, «da diversi mesi sta lavorando, in sinergia con la Regione Molise e con il coinvolgimento dei territori, per dotarsi di una Zona Economica Speciale. Ognuna delle quali avrà un proprio Piano Strategico, per consentire alle imprese già esistenti e alle nuove che vi si insedieranno l'avvio del programma di investimenti».