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Pescara, 24/07/2024
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Data: 21/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto del 4 marzo - D'Alfonso senatore? L'ora del dubbio intanto al villaggio M5S c'è Di Maio

L'AQUILA Luciano D'Alfonso parla di riflessione in atto, con l'aiuto di qualche personalità di alto spessore con cui si starebbe confrontando in queste ore. Probabilmente fuori dall'entourage della Regione, dal cerchio magico dei collaboratori più fidati. Riflessione che in realtà ha il sapore di un ripensamento: «Se mi chiedete della mia candidatura, vi rispondo che sono ancora in una potente fase di riflessione. Ho bisogno di sapere cosa è più conveniente per l'Abruzzo in questo momento. Orienterò la mia scelta su questo». Così il seggio blindato del governatore, quello nel proporzionale del Senato, sembra di colpo allontanarsi per un ritorno all'idea di partenza: «Come sapete la mia più grande volontà è quella di restare in Regione. Nel 2003 non volevo fare neanche il sindaco di Pescara. Fui chiamato e mi sono messo a disposizione. Adesso - precisa D'Alfonso - c'è la comunità politica che spinge per la mia candidatura e la mia suitas (coscienza e volontà dell'azione) che mi chiede di restare». Preoccupati dai sondaggi che non danno in grande salute il Pd abruzzese? D'Alfonso risponde così: «I sondaggi non mi hanno mai preoccupato. Farò la campagna elettorale in primissima fila, sia se sarò candidato alle politiche, sia se rimarrò a fare il presidente di Regione. Ripeto, io vorrei rimanere qui. Non vedo l'ora di presentare ai ragazzi i progetti del Masterplan. Questa mattina sono andato a vedere il cantiere della diga foranea. E come sapete io con i cantieri ho un rapporto quasi erotico. Il 22 si firma il contratto per la Fondovalle Sangro. Il 30 dovrebbe arrivare il presidente Gentiloni per la inaugurazione dei lavori». Come dire, tra gli scranni di Palazzo Madama che ci fai con il caschetto e la cazzuola? Queste le ragioni ufficiali del probabile ripensamento, a cui vanno aggiunte quelle più personali. Come la difficoltà di poter aspirare a un ruolo di governo in un quadro politico molto incerto, e quelle locali. Tra queste, le enormi difficoltà incontrate dal partito per mettere in piedi le liste del Parlamento. La poltrona lasciata eventualmente libera dal governatore, nel seggio blindato del Senato, potrebbe essere una buona soluzione per aggiustare le cose con un effetto domino, e aiutare a stemperare le tensioni in atto nel Pd. Poi c'è un'altra considerazione fatta dallo stesso D'Alfonso: «Si sta parlando di queste elezioni politiche come se fossero le ultime. Io, invece, credo che dopo quella del 4 marzo potrebbero essercene altre molto vicine». Intanto oggi all'Aurum di Pescara è atteso Luigi Di Maio per la chiusura del Villaggio Rousseau. In mattinata il leadere del M5S farà tappa all'Aquila per una passeggiata in centro prevista intorno alle 10. Alle 14 altra sosta a Chieti, per presentarsi alle 16,30 nell'ex distilleria dell'Aurum.

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