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Data: 21/01/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aiuti a 770 imprese che ricadono nel cratere sismico

PESCARA Più di 30milioni di euro destinati, sotto forma di defiscalizzazione, a 770 imprese abruzzesi ricadenti nel cratere sismico. Un aiuto che arriva dalla Zona franca urbana, misura istituita dal Ministero dell'Economia e dello Sviluppo per accelerare la ripresa nelle quattro regioni colpite dagli ultimi eventi sismici: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Esenzione dalle imposte sui redditi, dall'Irap, dall'imposta municipale propria. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni del lavoro dipendente. Questi i vantaggi di cui beneficeranno le 770 imprese della regione che hanno presentato domanda per accedere alla Zona franca urbana (su un totale di 9.276 attive) nei 23 Comuni del cratere. «E' la prima volta - spiegava ieri il governatore Luciano D'Alfonso - che in un cratere sismico vengono messe in campo misure di questa portata, determinanti per la ripresa dell'attività economica».
Il grosso del finanziamento: 25.500.670 euro è concentrato nel Teramano, con un importo medio per ciascuna azienda pari a 38.118 euro. Le imprese coinvolte sono 669 sul totale di 770, i Comuni a cui è indirizzato il contributo 16, compresa Teramo città. Gli altri sono: Campli, Castel Castagna, Castelli, Civitella Del Tronto, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d'Italia, Montorio al Vomano, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana. Poi ci sono i sei centri dell'Aquilano: Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capitignano, Montereale, Pizzoli, con 90 aziende che beneficeranno di una somma complessiva pari a 4.783.489 euro. In questo caso l'importo medio per ciascuna impresa è pari a 53.150 euro. Infine Farindola, in provincia di Pescara, dove le aziende inserite nella Zona franca urbana sono 11, per un totale di 385.396 euro e importo medio di 35.036 euro.
Dalla Regione arrivano invece i fondi (3milioni 469mila euro euro) destinati alla realizzazione di tre Poli d'infanzia innovativi nel settore dell'istruzione, progetti che interesseranno i Comuni di Celano, Teramo e Montesilvano. Nello specifico: 1milione 514mila euro andranno alla scuola dell'infanzia Tribuna (in località stazione) e all'asilo nido Michele Carusi di Celano; 1milione 355mila euro per la scuola dell'infanzia Fornaci Cona e l'asilo nido Coccinella di Teramo; 600mila euro per l'ampliamento del polo scolastico (scuola dell'infanzia e asilo nido) di via Foscolo a Montesilvano. I Poli per l'infanzia hanno lo scopo di potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico. Le risorse erogate hanno in particolare l'obiettivo di concentrare in un unico plesso, o in edifici vicini, più strutture destinate ai bambini fino a 6 anni. Questo per offrire esperienze progettate nel quadro di uno stesso percorso educativo e formativo, in considerazione della giovane età dell'utenza. La Regione specifica che la ripartizione delle risorse ha seguito criteri precisi, sulla base della popolazione scolastica presente (da 0 a 6 anni) ricavata dai dati Istat e sul numero di edifici già presenti sul territorio, con riferimento alla fascia di età compresa da 3 a 6 anni. L'altro obiettivo è quello di favorire la realizzazione dei nuovi Poli dell'infanzia nelle aree in cui è più alta la domanda ma scarseggiano le strutture disponibili.

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