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Data: 21/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Berlusconi contro toghe e cronisti «Io in campo, ma non sono candidabile per una sentenza criminale»

Ad ufficializzare l'ingresso di «Noi con l'Italia» (la quarta gamba dei centristi) nella coalizione di centrodestra è stato Silvio Berlusconi. Un annuncio arrivato alla fine di un'estenuante trattativa che aveva portato Nci ad un passo dalla rottura. Sarebbero stati problemi per la coalizione, soprattutto al sud, dove i centristi avrebbero fatto una pericolosa concorrenza per la conquista dei seggi. Raggiunta l'intesa sull'assegnazione dei posti, il centrodestra «a quattro» avvia ufficialmente la sua campagna elettorale. Primo passaggio formale la correzione al Viminale dei documenti per le liste collegate. A presentarsi al ministero dell'Interno è il senatore della Lega Roberto Calderoli. Nonostante il Carroccio sia stato il partito più restio ad accettare che Nci facesse parte ufficialmente dell'alleanza ora che l'intesa è stata siglata, Calderoli non ha problemi a parlare di coalizione a quattro. Forte degli ultimi sondaggi che danno in risalita il suo consenso personale, Berlusconi si è presentato alla kermesse animalista di Michela Vittoria Brambilla. Ne ha approfittato per tornare ad attaccare i Cinque Stelle «che non hanno valori e principi e sono pronti a cambiare per il diktat di un vecchio comico». Solo su un punto Berlusconi è d'accordo con Grillo e cioè nell’attacco ai giornalisti: «Quando Grillo ha salutato i giornalisti dicendo “Tornate a casa dove sono tutti sconcertati, perché devono avere uno come voi tra di loro”, ha detto una cosa che ho trovato simpatica». Nessuna intenzione di fare passi indietro, anzi, l'ex premier fa sapere di «essere ancora in campo come nel ’94» nonostante «una sentenza criminale mi abbia reso incandidabile». Ed è proprio la giustizia a tenere banco tra gli azzurri che all'unisono insorgono contro gli avvisi di garanzia arrivati al deputato campano Luigi Cesaro, a suo figlio Armando capogruppo azzurro in regione e alla consigliera Flora Benedeuce. E se Berlusconi rivendica di aver tenuto il centrodestra unito, nella coalizione c'è chi come Giorgia Meloni chiede una «convocazione di tutti i candidati perché possano prendersi l' impegno a mantenere il vincolo di mandato». Su una cosa la presidente di Fratelli d'Italia non ha dubbi e cioè che Fabio Rampelli possa essere «il miglior candidato per il Lazio». Manca ancora l'ufficialità, ma secondo la Meloni non ci saranno sorprese.

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