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Pescara, 24/07/2024
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Data: 22/01/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Svelati i dodici candidati. Sono sorprese a 5 Stelle. Camera e Senato: fuori Del Grosso, confermati Vacca, Colletti e Castaldi. Ma il voto con i clic premia due donne di Bucchianico, ingegneri e architetti. Sul palco di Pescara sale De Falco, l'anti-Schettino

PESCARA «Da trent'anni sono dalla parte della povera gente», urla Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, abruzzese di Archi e candidato cinquestelle. E seicento persone, che gremiscono la sala D'Annunzio dell'Aurum di Pescara, inneggiano un coro da stadio: «Tutti a casa, tutti a casa». Esplode un applauso. Luigi Di Maio, candidato premier, presenta i 20 punti del programma condivisi con gli iscritti. Ma nella sala, Grillo non c'è. A Pescara avviene il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo Movimento Cinque Stelle. Nuovo perché cerca il dialogo con le imprese, parla di finanza, banche e ricette anticrisi e disoccupazione, e rivendica le competenze, per puntare a vincere le elezioni del 4 marzo.
ECCO LE SORPRESE. Ma la vera sorpresa dell'ultimo dei tre giorni del Villaggio Rousseau, che ha trasformato l'Abruzzo nel centro nevralgico della politica italiana, è l'elenco sconfinato dei 900 nomi di candidati passati al setaccio delle parlamentarie, e quindi dei 12 abruzzesi, più 12 supplenti, pronti a entrare in campo per sfidare centrodestra e centrosinistra nei collegi proporzionali della Camera e del Senato. E' un elenco rivelato quasi tre ore dopo la chiusura del sipario all'Aurum e in cui spicca subito il nome di Daniele Del Grosso, deputato uscente di Cepagatti, rientrato solo tra i supplenti. Mentre Bucchianico, patria di San Camillo de Lellis e dell'attivista cinquestelle Alfredo Mantini, può vantare ben due donne candidate alla Camera, Daniela Torto e Sara Stenta, la prima delle quali è anche in ottima posizione per diventare deputata. Non è da meno Sant'Egidio alla Vibrata, anche se in questo caso si tratta di due supplenti, Virginia Maloni alla Camera e Barbara Benucci al Senato.In quanto a competenze, tra i candidati troviamo ingegneri, avvocati e architetti. Ecco i loro nomi, messi in ordine di voti-clic ottenuti, e divisi per collegi.CAMERA. Chieti-Pescara: Gianluca Vacca, deputato uscente di Pescara; Daniela Torto, di Bucchianico, insegnante di pianoforte; Andrea Colletti, deputato uscente di Montesilvano e Sara Stenta, universitaria di Architettura, di Bucchianico. Passiamo al collegio Teramo-L'Aquila: Valentina Corneli, avvocato di Roseto; Fabio Berardini, ex consigliere comunale di Teramo; Carmela Tomassetti, di Celano, scampata al terremoto dell'Aquila, e Giorgio Fedele di Avezzano. Quindi i supplenti che per Chieti-Pescara sono Daniele Del Grosso di Cepagatti; Valentina Matilde Di Michele di Vasto; Gianni Smarrelli, ingegnere di Pescara e Manuela Capitanio di Cepagatti. Mentre per Teramo-L'Aquila: Virginia Maloni di Sant'Egidio; Angelo Bisegna, ex candidato sindaco di Capistrello; Daniela Proietti, attivista di Avezzano e Mauro Di Crescenzo, architetto di Giulianova.
SENATO. Nel collegio unico si conferma al primo posto l'uscente Gianluca Castaldi di Vasto seguito da Gabriella Di Girolamo di Sulmona, Stefano Murgo di Pescara e Cinzia D'Eramo, docente di Francavilla. Ma anche qui abbiamo i supplenti che entrano in caso di rinuncia: Massimo Di Renzo, attivista di Pescara; Barbara Benucci, di Sant'Egidio; Raffaello La Cioppa, architetto di Chieti che vive a Sulmona e Fiorella Speranza di Pescara.
UNINOMINALI. Tra sette giorni, ha annunciato Di Maio, si conosceranno anche i candidati dell'uninominale di Camera e Senato: altri trecento nomi sui quali sta lavorando in questi giorni pescando fuori dal mondo dei cinquestelle. Incontrando quindi la società civile imprenditoriale italiana, come ha fatto ieri mattina a Chieti, nella Sala Cascella della Camera di Commercio piena di gente. Ma prima di arrivare nella città della consigliera Sara Marcozzi, l'aspirante premier ha visitato L'Aquila.
QUI L'AQUILA. E dalle immagini trasmesse in diretta dal profilo Facebook dei cinquestelle, dalla città che per ora non ha candidati, si vedeva un Di Maio interessato ad ogni parola pronunciata da dall'architetto Antonello Garofalo, direttore dei lavori che hanno fatto rinascere la basilica di Collemaggio, rimanendo poi in religioso silenzio davanti alle spoglie di Celestino V. Quindi la corsa verso Chieti.
QUI CHIETI. All'arrivo, verso le 12,30, Di Maio, con Marcozzi, Domenico Pettinari, Manuela D'Arcangelo, Del Grosso, ha trovato la sala convegni della camera di commercio piena. C'erano tutti i presidenti e i direttori delle associazioni di categoria. Dopo l'abbraccio con bacio di Marisa Tiberio (Confcommercio), il candidato premier ha parlato per mezz'ora, nel linguaggio delle imprese, spiegando il programma. L'incipit è il primo impegno: cancellare 400 leggi inutili. Poi ha risposto alle domande di Savino Saraceni (Cna Abruzzo), Flaviano Montebello (Casartigiani), Daniele Erasmi (Confesercenti), Francesco Angelozzi (Confartigianato) e infine la Tiberio. Strappando applausi e abbracci, come in serata a Vasto.
VILLAGGIO E NUMERI. «Oltre 5mila presenze, 2mila persone coinvolte, quasi 200 giornalisti. Abbiamo avuto più di trenta momenti di formazione. È stato un evento di cui andiamo davvero fieri». Così dice Enrica Sabatini, organizzatrice del Villaggio Rousseau, stanca ma con il volto sorridente.


Sul palco di Pescara sale De Falco, l'anti-Schettino. Il candidato premier Di Maio sceglie il Villaggio Rousseau per il dopo-Grillo. Sì all'Europa, meno tasse e leggi, tagli agli sprechi i cavalli di battaglia

PESCARA È il giorno dell'investitura di Luigi Di Maio leader quello che chiude la tre giorni della scuola di formazione politica di Pescara. Beppe Grillo è assente, Davide Casaleggio c'è ma resta in disparte e a parlare, in un intervento, che è anche il primo comizio «nazionale» della campagna elettorale, è il capo politico del M5S. E Di Maio torna sul nodo cruciale delle alleanze, ribaltandone lo schema: «Lancio una sfida i partiti, ci dovete dire perché non siete d'accordo con il nostro programma», sottolinea, dopo aver illustrato le 20 priorità di un governo a 5 Stelle. È una forza politica meno anti-Ue, certamente più vicina ai partiti tradizionali e molto concentrata sulla detassazione quella che vien fuori dall'ex Aurum di Pescara. Nel programma non c'è, ad esempio, quel referendum sull'euro che, fino a qualche mese fa, era «minacciato» da più di un big del Movimento. C'è, invece, la promessa di ridurre di 40 punti il debito pubblico e di fare investimenti ad alto moltiplicatore sforando il tetto del 3% del deficit/Pil. «Ma non vogliamo rompere con l'Europa», assicura Di Maio lanciando, sul piano economico, l'abolizione dell'Irap per le Pmi, la riduzione dell' Irpef per il ceto medio e una soglia della «no tax area» aumentata a 10mila euro. Le coperture? Saranno dettagliate nei prossimi giorni, spiega Di Maio assicurando che con diverse misure, come il taglio agli sprechi («di cui siamo la dimostrazione vivente», sottolinea) e l'eliminazione dei finanziamenti a pioggia per le imprese, i soldi si troveranno. Il leader si mantiene prudente sull'immigrazione, lancia il potenziamento delle forze dell'ordine e le intercettazioni informatiche, con virus trojan in computer e cellulare, per «i reati di corruzione». E sul finire del suo intervento lancia lo slogan della campagna M5S: «Partecipa, scegli, cambia». A Pescara la sala è piena, plaudente, infarcita dei «candidabili» che attendono, da giorni, i risultati delle parlamentarie. Ma le liste vengono diffuse tardi, a kermesse chiusa, evitando così il prevedibile caos tra vincitori ed esclusi all'interno delle «Frattocchie» pentastellate. Un evento che arriva ad una manciata di ore dal distacco del blog di Grillo dal M5S e a due giorni da quella sorta di «bacchettata» data dall'ex comico sulle alleanze. Ma quello di Pescara è soprattutto il Movimento di Di Maio.«C'è stato un tempo in cui solo una persona riusciva a radunarci tutti, Grillo, che sarà sempre una parte fondamentale del M5S», scandisce Di Maio in un passaggio in cui il neo leader omaggia il fondatore smarcandosene, al tempo stesso. E definendolo «megafono» della Rete con cui il Movimento è nato. «Ci temono ma possiamo triplicare i parlamentari», attacca poi Di Maio lanciando i primi candidati esterni, il comandante Gregorio De Falco (l'anti-Schettino), Gianluigi Paragone e Emilio Carelli, il presidente del Forum italiano Disabilità Vincenzo Zoccano e Elio Lannutti, fondatore dell'Adusbef.

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