FARINDOLA Appuntamento al Quirinale questa mattina. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà il Comitato delle vittime di Rigopiano, un anno dopo la valanga che distruggendo il resort uccise ben 29 persone presenti nella struttura fra lavoratori ed ospiti costretti a restare lì a causa dell'impraticabilità della strada provinciale. Non ci sarà Alessio Feniello, papà di Stefano, che da un anno ha in corso una battaglia nei confronti delle istituzioni nella scomoda e complessa operazione di accertamento delle responsabilità. La sua dunque sarà un'assenza polemica. Il capo dello Stato che in occasione del primo anniversario del disastro il 18 gennaio ha avuto modo di dichiarare che «la tragedia dell'hotel Rigopiano è una profonda ferita per la comunità coinvolta e per il Paese intero. Desidero rivolgere un commosso pensiero alle vittime e rinnovare la mia solidale vicinanza ai loro familiari ed ai superstiti». Anche in quest'occasione non mancano comunque le polemiche. Alessio Feniello ha postato su facebook un messaggio nel quale spiega per quale ragione dirà no all'invito del presidente Mattarella: «Sono stato contattato dalla segreteria del presidente. La mia risposta è stata che qualora avesse qualcosa da dirci ci deve contattare personalmente. Mattarella si ricorda della mia famiglia dopo un anno? Perché fino ad oggi nessuno si è preoccupato di sapere se la mia famiglia può affrontare le spese che stiamo sostenendo da quel maledetto giorno?». A incontrare gli esponenti del comitato delle 29 vittime ci sarà anche Paolo Gentiloni, presidente del consiglio. Anche Mario Semproni, sindaco di Penne, scrivendo al comitato nell'anniversario dei drammatici fatti dell'anno scorso, ha usato parole di critica nei confronti delle istituzioni in special modo verso il capo del governo Gentiloni sottolineando il suo scarso interesse per la comunità vestina e di Penne in particolare esclusa dal cratere sismico e con i problemi legati al ridimensionamento dell'ospedale.